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Il paralimpico Moreno Pesce all’attacco della Tofana di Mezzo, già raggiunta quando…

Il paralimpico Moreno Pesce all’attacco della Tofana di Mezzo, già raggiunta quando….
Citando Walter Bonatti: “È quando sogni che concepisci cose straordinarie, è quando credi che crei veramente ed è soltanto allora che la tua anima supera le barriere del possibile”.

Questa frase si presta perfettamente per accompagnare i passi e motivare lungo l’impegnativa via di salita alla cima della Tofana di Mezzo Cortina Dolomiti, Moreno Pesce, atleta paralimpico, che tra lunedì 29 e martedì 30 agosto, accompagnato dal compagno di altre salite impegnative, la guida alpina a riposo, Lino de Nes ed il video maker Jacopo Bernard, tenterà di raggiungere i 3.244 m. della Tofana di Mezzo.

Questa montagna cuore delle Dolomiti d’Ampezzo, è la più alta delle tre Tofane e la quarta cima più elevata di tutte le Dolomiti.

L’itinerario scelto con appoggio al Rifugio Pomedes, prevede la partenza alle luci dell’alba del 30 agosto salendo prima la Ferrata G. Olivieri, poi lungo la Ferrata G. Aglio fino alla cima della Tofana di Mezzo per poi rientrare con la funivia “Freccia del Cielo” – Tofana Cortina.

Moreno Pesce non ha scelto a caso il confronto con la Tofana di Mezzo.

Sfogliando a ritroso il libro della sua vita, quando era un giovane ed aitante appassionato di sport e montagna era salito lassù dotato di entrambe le gambe e la madre ha sempre conservato quella bella fotografia di Moreno sorridente, attaccato alla croce di vetta sulla credenza del soggiorno.

La vita poi ha privato, inaspettatamente quel ragazzo di uno dei suoi arti inferiori. Di lì a poco è iniziata per Pesce, l’altra vita, quella da amputato della quale proprio quest’anno, ricorre il venticinquesimo anniversario. Ma oggi Moreno sembra dire: “La rifaccio, perché la prima volta è stato troppo facile!”.

Quel “bocia” spensierato ora uomo ed atleta paralimpico, costretto dal destino a confrontarsi con i postumi di un terribile incidente motociclistico ed una vita da disabile tutta da costruire.

L’immagine di un sentiero impervio, dei tratti di  salita più difficili anche attrezzato ed esposti come le ferrate ed i limiti da superare con grande volontà, tenacia e sacrifici sono il bagaglio che Moreno Pesce, oggi a quarantasette anni, metterà nello zaino con l’obiettivo di tornare proprio su quella cima.

 Tofana di Mezzo, nuovo traguardo della seconda esistenza, quella sconosciuta ed inaspettata così diversa rispetto ai 21 anni spensierati di quel giovane baldanzoso, che la vita aveva sin lì accarezzato ed intriso di montagna sempre facile da raggiungere. Era impossibile dimenticarsene.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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