Il Piolets d’Or 2025, il “Nobel dell’alpinismo”, torna a San Martino di Castrozza. Dal 9 al 12 dicembre 2025, San Martino di Castrozza, in Trentino, ospiterà per il secondo anno consecutivo il Piolets d’Or, il premio internazionale più prestigioso dedicato all’alpinismo moderno.
Lo scorso 1° maggio, durante una serata-evento del Trento Film Festival, gli organizzatori hanno annunciato ufficialmente la nuova edizione. L’incontro ha celebrato la parete sud della Marmolada. Christian Trommsdorff, presidente del GHM (Groupe de Haute Montagne), e Antonio Stompanato, presidente dell’Azienda per il Turismo di San Martino, sono saliti sul palco e hanno condiviso la notizia con entusiasmo.
Cos’è il Piolets d’Or?
Molti definiscono il Piolets d’Or come il Premio Nobel dell’alpinismo. Ogni anno, la giuria seleziona le salite più significative dell’anno precedente, basandosi su criteri come etica, stile, innovazione e rispetto per la montagna.
Il riconoscimento, nato in Francia nel 1992, non premia solo la prestazione tecnica. Valorizza il modo in cui gli alpinisti realizzano l’impresa, dando spazio a storie di coraggio, creatività e cooperazione tra persone e culture.
Il premio celebra lo spirito dell’alpinismo come esperienza umana. Promuove la cultura, il rispetto per la natura e la capacità di superare i confini ideologici.
Un ritorno alle Dolomiti
Dopo il successo dell’edizione 2024, gli organizzatori hanno confermato San Martino di Castrozza come sede dell’evento. La decisione nasce dalla qualità dell’accoglienza, dalla bellezza delle Dolomiti – riconosciute Patrimonio UNESCO – e dal forte legame con la storia dell’alpinismo.
All’edizione precedente hanno partecipato alpinisti da oltre 15 nazioni, con rappresentanti provenienti da Europa, Asia e America.
Un riconoscimento ai grandi dell’alpinismo
Nel corso delle sue 33 edizioni, il Piolets d’Or ha premiato alpinisti leggendari, tra cui anche alcuni italiani come:
Walter Bonatti, a cui è intitolato il premio alla carriera;
Reinhold Messner, co-fondatore di Mountain Wilderness;
Hervé Barmasse, per ascensioni in Patagonia;
Simone Moro, noto per le sue prime invernali sugli 8000.
Tra i nomi internazionali: Ueli Steck, Alex Honnold, Tommy Caldwell e Marko Prezelj, alpinisti che hanno rivoluzionato lo stile e l’approccio alla montagna.
Un evento di valore culturale
Il Piolets d’Or va oltre la cerimonia. Rappresenta un’occasione per riflettere e celebrare lo spirito delle terre alte. Maurizio Rossini, CEO di Trentino Marketing, e lo stesso Trommsdorff hanno sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa. Durante l’annuncio, Trommsdorff ha anche voluto ricordare François Labande, figura chiave del GHM e pioniere dell’alpinismo etico.
La nuova edizione conferma la volontà del Trentino di posizionarsi come riferimento per chi vive la montagna non solo come sport, ma come esperienza profonda e culturale.
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