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Il premio Skids. ’25: Ghedina, Mölgg, Luitz, Karbon in pista coi “piccoli” vincitori!

Quando le leggende smettono di essere poster e tornano ad essere persone, succede qualcosa. Succede a Vipiteno, sul Rosskopf, dove SKIDS – The Snow Festival ha fatto una cosa semplice e rarissima: ha messo i campioni a sciare davvero con i bambini. Senza palchi, senza retorica. Solo neve, curve e occhi che brillano.

Denise Karbon, Kristian Ghedina, Manfred Mölgg, Stefan Luitz. Nomi che hanno segnato epoche diverse dello sci. Qui non raccontano il passato: lo consegnano. A venticinque ragazzi e ragazze tra U10 e U16 che, per due giorni, hanno vissuto uno ski camp che difficilmente dimenticheranno. Allenamenti veri, parole pesate, gesti che valgono più di mille clinic teorici. Ghedina che scivola accanto, Mölgg che sistema una linea in slalom, Karbon che spiega il gigante come si fa solo quando lo si è dominato davvero.

Questo camp non nasce dal nulla. È il premio più ambito della terza edizione di SKIDS – The Snow Festival, andata in scena ad aprile 2025 con settecento bambini di nove nazioni. Non solo gare, non solo cronometri. Spirito di squadra, confronto, entusiasmo. Lo sci come linguaggio comune, prima ancora che come sport. Il camp al Schneeberg Family Spa Resort di Ridanna è stato il prolungamento naturale di quell’idea: allenarsi, analizzare i video, ma anche ridere, cantare al karaoke, tuffarsi in piscina. Perché la passione, se non è anche divertimento, dura poco.

Le parole dei coach dicono tutto. Luitz parla di entusiasmo contagioso. Karbon della velocità con cui i bambini migliorano quando si sentono guardati davvero. Mölgg centra il punto: esperienze così valgono più di qualsiasi premio materiale. Ghedina chiude come solo lui sa fare: qui nascono i sogni di domani. Senza enfasi, ma con la consapevolezza di chi sa che certe scintille, se accese al momento giusto, non si spengono più.

SKIDS guarda già avanti. Aprile 2026, quarta edizione, ancora Rosskopf, fino a ottocento Ski-Kids. Nel frattempo altri premi esperienziali portano i club dietro le quinte della Coppa del Mondo: Gran Risa, Plan de Corones. Luoghi simbolo, messi a disposizione dei più giovani per far capire che lo sci non è solo il giorno della gara, ma tutto quello che c’è intorno.

Iscrizioni dal 1° gennaio. Slalom gigante, parallelo a squadre, tanto fuori pista inteso come vita, non come disciplina. SKIDS continua così: tenendo insieme generazioni diverse sulla stessa linea di partenza. Ed è forse questa la cosa più bella.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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