Napoli ha il mare, la luce obliqua del pomeriggio e un modo unico di applaudire. Ma ieri, per un’ora, ha avuto anche neve. Neve raccontata, immaginata, portata sul palco da chi la vive ogni giorno come un destino: il Comitato Campano Pugliese.
È qui che il presidente Fisi Flavio Roda ha guardato la platea e ha detto la frase che non ti aspetti, detta così, senza giri di parole: «La crescita del comitato campano è straordinaria».
Straordinaria come quei numeri che pesano più delle dichiarazioni: terzo comitato d’Italia nelle categorie Children. Non un podio qualunque, ma il segnale che qualcosa, nel Sud che scia quando gli altri dormono, si è acceso davvero.
Accanto al presidente FISI, Antonio Barulli, che di quel movimento conosce ogni respiro. Insieme hanno premiato 14 sci club, la spina dorsale di una stagione che ha trasformato un entusiasmo territoriale in un risultato nazionale.
E la platea? Un’onda lunga: oltre centocinquanta atleti dai 10 ai 65 anni, una curva umana che sembrava una pista di feste e sacrifici.
Su tutti, la stella che brilla tre volte: Giada D’Antonio (qui sotto), convocata in nazionale e ancora Atleta dell’anno. Dietro di lei, la promessa che già morde gli anni: Benedetta Luise, categoria Cuccioli, coppa Contardi Falco tra le mani e occhi che guardano lontano.
E poi i nomi nuovi che spingono: Andrew La Belle, snowboard, tre raduni in due mesi. Un bacino – dalle piste dell’Emilia ai versanti di Sicilia – che Ruggero Muzzarelli, coordinatore FISI Centro Sud, ha definito «ricco, vivo, osservato come non mai».

La sicurezza non è un capitolo: è la trama
Prima delle coppe, però, è arrivato il capitolo che oggi nessuno può saltare: la sicurezza. Parola che negli ultimi mesi ha smesso di essere un concetto e ha iniziato a chiamarsi per nome: responsabilità. I Giudici di Gara hanno spiegato la nuova grammatica dell’inverno:
– Casco obbligatorio anche per gli adulti.
– Tutine antitaglio e protezioni per gli agonisti.
– Materiali sempre più veloci, piste sempre più tecniche, sciatori spesso meno pronti di quanto credano.
Perché lo sci, lo sappiamo, è uno sport magnifico ma potenzialmente feroce. Non più feroce di altri, ma più rapido, più netto, meno indulgente. Da qui il mantra che ha attraversato la sala: educare, formare, accompagnare. Maestri, allenatori, genitori: la sicurezza non è un obbligo di legge, è un gesto educativo. Riguarda il modo in cui scendiamo, ma soprattutto il modo in cui pensiamo.
Un Sud che ha deciso di non stare in coda
C’è un’immagine che resta, a fine giornata: Napoli che applaude sciatori che il Vesuvio non ha mai visto allenarsi. Eppure eccoli, terzi d’Italia. È la dimostrazione che il talento, quando sceglie una strada, non chiede permesso alla geografia.
Il Comitato Campano Pugliese non è più “la sorpresa del Sud”. È un movimento che ha scelto di crescere. E che, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Capracotta diventa Centro Federale
Il giorno successivo, martedì 18, Flavio Roda ha raggiunto Capracotta per ufficializzare il riconoscimento di Prato Gentile come nuovo Centro federale per lo skiroll e lo sci di fondo.

La presentazione degli interventi realizzati e la consegna del titolo si sono svolte alla Casa della Cultura, davanti a un’ampia rappresentanza istituzionale: il Presidente della Regione Molise Francesco Roberti, il sindaco di Capracotta Candido Paglione, il Presidente della Provincia Daniele Saia, il Presidente del Comitato Molisano FISI Giuseppe Iandolo e il Presidente dello Sci Club Capracotta Oreste D’Andrea.
Nel pomeriggio, Roda ha visitato il neonato Centro Federale, assistendo anche a un allenamento della squadra di skiroll.






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