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Il Tricolore al Quirinale apre la strada a Milano Cortina 2026

Il viaggio dell’Italia Team verso Milano Cortina 2026 può iniziare davvero.
Nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato il Tricolore ai portabandiera olimpici e paralimpici, segnando uno dei passaggi simbolici più densi dell’avvicinamento ai Giochi Invernali italiani.

Una cerimonia solenne, ma tutt’altro che rituale. Perché questa volta la bandiera non parte: resta. Resta in Italia, tra Milano e Cortina, come ha sottolineato il Presidente del CONI CONI Luciano Buonfiglio, spiegando il senso di una scelta che rompe la tradizione e allarga il significato.

Per la prima volta, infatti, l’Italia sfilerà con quattro portabandiera: due per Milano e due per Cortina. Una soluzione condivisa con il CIO per rappresentare fino in fondo la doppia anima dei Giochi. A Milano il Tricolore sarà affidato ad Arianna Fontana e Federico Pellegrino. A Cortina toccherà a Federica Brignone e Amos Mosaner.

Scelte complesse, ha ammesso Buonfiglio, perché il livello del movimento italiano avrebbe consentito molte alternative. Alla fine ha prevalso un criterio di equilibrio: tra discipline, generazioni, genere, territori. E tra storie sportive che, negli ultimi anni, hanno parlato al Paese.

Accanto al Capo dello Stato erano presenti il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, i vertici della Fondazione Milano Cortina 2026 guidata dal Presidente Giovanni Malagò, il Segretario Generale del CONI e Capo Missione Carlo Mornati, il Presidente FISI Flavio Roda, oltre al Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Marco Giunio De Sanctis.

Dopo l’Inno di Mameli, le parole hanno lasciato spazio ai significati.
Fontana ha parlato di una bandiera come promessa, più che come simbolo. Pellegrino ha trasformato l’onore in una riflessione sul senso della scelta, della responsabilità, del tempo. Mosaner ha ricordato il percorso, la squadra, il valore del ruolo che lo attende nella cerimonia di apertura. Brignone ha riportato tutto all’essenza: rispetto, dedizione, umiltà, divertimento. E alla fortuna — non scontata — di poter vivere un’Olimpiade in casa.

A chiudere, ancora una volta, il Presidente Mattarella. Parole misurate, ma nette: Milano Cortina non sarà solo un evento sportivo, ma una vetrina culturale, civile, umana. Un’occasione per raccontare il Paese, i suoi valori, la sua idea di inclusione, anche attraverso il movimento paralimpico. E un invito agli atleti a ricordare che, accanto alla prestazione, conta il comportamento.

Con la consegna del Tricolore, l’Italia ha smesso di prepararsi in silenzio.
Ora è ufficialmente in cammino.


GLI ATLETI FISI PRESENTI

Biathlon: Dorothea Wierer
Sci alpinismo: Alba De Silvestro
Sci alpino: Federica Brignone, Sofia Goggia, Dominik Paris
Sci di fondo: Federico Pellegrino
Skeleton: Valentina Margaglio
Skicross: Simone Deromedis
Snowboard: Michela Moioli, Omar Visintin, Maurizio Bormolini


GLI ATLETI DELLA FISG PRESENTI

Curling: Stefania Constantini, Amos Mosaner

Hockey: Diego Kostner, Thomas William Larkin, Daniel Thomas Mantenuto, Tommy Purdeller, Luca Zanatta, Damian Clara, Anna Caumo, Martina Fedel, Laura Lobis, Nadia Mattivi, Samantha Gius, Aurora Abatangelo

Pattinaggio di figura: Charlene Guignard, Marco Fabbri, Sara Conti, Niccolò Macii, Daniel Grassl, Lara Naki Gutmann, Filippo Ambrosini, Rebecca Ghilardi

Pattinaggio di velocità: Daniele Di Stefano, Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Riccardo Lorello, Michele Malfatti, Jeffrey Rosanelli, Francesca Lollobrigida, Serena Pergher, Linda Rossi, Maybritt Vigl

Short track: Pietro Sighel, Thomas Nadalini, Lorenzo Previtali, Luca Spechenhauser, Andrea Cassinelli, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel, Elisa Confortola, Arianna Fontana, Chiara Betti, Martina Valcepina

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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