Il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 è una lunga linea luminosa che attraversa il Paese. Un filo che parte da Roma e si arrampica fino alle Alpi, scendendo e risalendo tra coste, città, valli e borghi, per raccontare un’Italia diversa: unita, partecipata, pronta a vivere l’attesa dei Giochi come una festa collettiva.
Dal 6 dicembre 2025 al 7 febbraio 2026, la Torcia compirà un percorso di 106 tappe che tocca 73 città, disegnando la mappa più trasversale e inclusiva mai concepita per un’edizione invernale. Il via dalla Capitale è una scelta simbolica forte: da Roma parte un viaggio che attraversa il cuore culturale del Paese prima di incontrare la sua anima sportiva.
I primi giorni conducono la Fiamma attraverso il Centro Italia: Viterbo, Terni, Perugia, Siena, Firenze. Sono luoghi che custodiscono storie millenarie, ma che nell’occasione diventano scenari di un entusiasmo nuovo. Da lì il percorso si allarga verso il Tirreno e il Mediterraneo, toccando Livorno, Nuoro e Cagliari, unendo idealmente mare e montagna, isole e continente.
Poi la discesa verso Sud: Palermo e Agrigento, Catania, Reggio Calabria, Catanzaro, Potenza, Napoli, Benevento. L’Italia meridionale abbraccia la Fiamma con un calore che anticipa il clima dei Giochi: pubblico, scuole, associazioni locali, un mosaico umano che trasforma ogni tappa in un evento. È la conferma di quanto Milano Cortina 2026 voglia essere un progetto nazionale, non concentrato solo sull’arco alpino.
A gennaio la Torcia risale lungo l’Adriatico: Pescara, Ancona, Rimini, Bologna. Poi piega verso Ovest, entra nel tessuto del Nord con Genova, Torino, Aosta e Cuneo: territori dove la neve è tradizione e mestiere, dove l’attesa dei Giochi si sente nelle scuole di sci, nei paesi di montagna, nelle località che ogni inverno vivono il ritmo della stagione.
Il finale è un crescendo tutto alpino. Verona apre le porte alla fase più iconica del viaggio. Seguono Trento, Bolzano, Cavalese, Bressanone, Brunico, Dobbiaco: un attraversamento delle Dolomiti che accompagna la Torcia verso la sua meta naturale, Cortina d’Ampezzo, regina dello sci alpino e teatro delle gare olimpiche. Qui la Fiamma entra in una dimensione simbolica: da Cortina riparte per l’ultimo tratto che la condurrà, il 7 febbraio, a Milano, cuore organizzativo e urbano dei Giochi.
È un viaggio che non si limita a unire luoghi: unisce comunità. Ogni tappa sarà occasione di incontro tra atleti, studenti, volontari, associazioni sportive. Il significato va oltre lo sport: la staffetta vuole raccontare un’Italia che partecipa, che si riconosce nei suoi territori, che celebra la propria diversità geografica trasformandola in un’unica, grande storia.
Il Viaggio della Fiamma è, in fondo, il primo assaggio dell’atmosfera olimpica. È il movimento che precede la gara, l’emozione che precede l’evento. È la scintilla che accende una stagione intera.
E mentre la Torcia corre verso l’inverno più atteso, Milano e Cortina si preparano a ospitare non solo i Giochi, ma un Paese intero.





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