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Istituto “Rosa Bianca”: la Scuola scende in Pista per il futuro degli atleti

Scuola e sport: un equilibrio difficile, ma possibile. Per questo l’ Istituto Rosa Bianca di Predazzo e Cavalese rilancia il dialogo tra istituzioni e territorio con l’ormai consueto incontro “La scuola scende in pista”. L’appuntamento è fissato giovedì 22 maggio alle ore 17.00 presso il Cinema Teatro di Predazzo (via Cesare Battisti, 28).

C’è una domanda che da anni attraversa in silenzio i corridoi delle scuole e gli spogliatoi delle palestre: è davvero possibile conciliare sport e studio senza sacrificare uno dei due? Per molti giovani atleti e le loro famiglie, la risposta è ancora tutt’altro che scontata. Se da un lato lo sport insegna disciplina, resilienza, spirito di squadra, dall’altro il mondo scolastico fatica spesso a riconoscerne il valore come parte integrante del percorso formativo. Le esigenze di rendimento scolastico, orari rigidi e programmi standardizzati entrano frequentemente in conflitto con allenamenti intensivi, trasferte, gare.

Proprio da questa consapevolezza nasce e si rinnova, per il quarto anno consecutivo, “La Scuola Scende in Pista”, il convegno organizzato dall’Istituto La Rosa Bianca di Cavalese e Predazzo. Un appuntamento che, fin dalla sua prima edizione, ha avuto il coraggio di affrontare in modo diretto una delle questioni più complesse e trasversali del nostro sistema educativo: la gestione del percorso dello studente-atleta.

Un convegno nato per fare rete, che oggi è punto di riferimento

Se nelle prime edizioni l’obiettivo era soprattutto quello di accendere un riflettore su una condizione ancora troppo spesso ignorata, oggi il convegno si è consolidato come una delle voci più autorevoli a livello locale nel promuovere un cambiamento culturale e strutturale.

I partecipanti-relatori della scorsa edizione

A dimostrarlo è la varietà e l’autorevolezza dei soggetti coinvolti: dirigenti scolastici delle valli di Fiemme, Fassa e Gardena, i vertici del Dipartimento d’Istruzione e della Sovrintendenza scolastica, i corpi sportivi militari (Fiamme Oro, Fiamme Gialle, Carabinieri), le associazioni sportive del territorio, le imprese locali, i rappresentanti delle amministrazioni e le famiglie degli atleti.

Ogni anno, attraverso tavole rotonde, testimonianze e interventi tecnici, il convegno promuove un dialogo reale e pragmatico, centrato su una domanda fondamentale: cosa serve davvero per permettere ai giovani atleti di non dover scegliere tra scuola e sport?

La risposta non è semplice, ma comincia da un assunto chiave: nessun giovane dovrebbe essere costretto a rinunciare al proprio talento, né scolastico né sportivo, per colpa di un sistema rigido o miope.

È da qui che nasce il valore dell’esperienza dell’Istituto La Rosa Bianca, che da anni lavora per costruire soluzioni flessibili, personalizzate, fondate su un rapporto di fiducia tra scuola, famiglia e mondo sportivo.

Dalla memoria alla visione: l’omaggio ai pionieri del progetto “Scuola Sport”

L’edizione 2025 non è solo sguardo al futuro, ma anche riconoscimento delle radici. Durante il convegno sarà dedicato un momento speciale ai membri della commissione che nel 1995 diedero vita al progetto “Scuola Sport”. Un gesto simbolico, ma profondamente significativo: senza chi ha avuto il coraggio di immaginare un’altra scuola, quella capace di includere e sostenere gli atleti, oggi probabilmente non ci sarebbe nulla da consolidare.

Questo omaggio non è nostalgia, ma affermazione di una continuità: le battaglie pedagogiche non si vincono in un anno scolastico, ma si costruiscono nel tempo, generazione dopo generazione, ascoltando il cambiamento.

La cultura della sicurezza nello sport: la Fondazione Matilde Lorenzi

Un’altra novità significativa dell’edizione 2025 è la presenza della Fondazione Matilde Lorenzi, che arricchirà l’incontro con un importante contributo in tema di sicurezza nello sport. La fondazione, nata in memoria della giovane sciatrice trentina, si fonda sui valori della prevenzione, della consapevolezza e della formazione. L’obiettivo è chiaro: rendere lo sport un ambiente sicuro per tutti, al di là dei livelli e delle ambizioni.

In questo contesto, la sicurezza non è solo un insieme di regole, ma un modo di educare allo sport come spazio di crescita umana, in cui il rispetto per sé e per gli altri diventa parte del percorso formativo.

Sport e scuola: una sfida educativa che riguarda tutti

“La Scuola Scende in Pista” non è solo un convegno per addetti ai lavori, ma un progetto collettivo, che riguarda da vicino chiunque abbia a cuore il futuro delle nuove generazioni. Famiglie, insegnanti, allenatori, dirigenti e imprenditori sono chiamati a riflettere e agire insieme per costruire un modello educativo che non penalizzi, ma sostenga la passione, l’impegno e l’identità degli studenti-atleti.

Perché lo sport, se accompagnato con intelligenza, può essere un alleato straordinario della scuola. E viceversa. Ma serve coraggio, flessibilità, e soprattutto una visione condivisa. La Rosa Bianca e il suo convegno dimostrano che questo è possibile. Che scuola e sport non devono essere due mondi in collisione, ma due ali dello stesso volo.

I relatori

Alcuni nomi potranno confermare solo all’ultimo a causa della loro attività sportiva, ma l’elenco dei partecipanti sul palco de La Rosa Bianca è ben nutrito secondo il desiderio del Tutor Federico Zazzeroni sulla sedia della regia. Marco Felicetti (Dirigente Scolastico Rosa Bianca) e Paolo Boninsegna (Sindaco di Predazzo) e Alberto Dellantonio (Assessore allo sport di Predazzo) sonno le figure istituzionali che apriranno l’incontro. Si entrerà subito nel vivo della serata con Paola Mori, presidente di Coni Trentino, Gianluigi Mariani (Comandante Gruppo Sportivo GdF) e Francesca Gerosa (da confermare), Vice presidente P.A.T, e Assessore allo sport/istruzione).

Tra gli atleti presenti, il giovane delle Fiamme Gialle Sebastiano Zorzi, la coppia paralimpica Martina Vozza e la guida Ylenia Sabidussi e un atleta della nazionale italiana maggiore di Volley che si trova proprio in quel periodo a Predazzo in ritiro.

Quindi si passa alla sapienza dei tecnici, con l’allenatore Andrea Lazzaro (Sport Manager e Allenatore IV Europeo, Founder app ONESporter). Ilenia Defrancesco (Ex atleta di Coppa del Mondo, psicologa dello sport ex alunna della Rosa Bianca). Romina Gianmoena (Madre di Sebastiano Zorzi). Quindi Adolfo Lorenzi – Elena Rosa Cardinale  (Genitori di Matilde Lorenzi).

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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