Notizie

La Coppa Europa compie 50 anni. La inventò Patrick Lang

Lo slalom che il 25 novembre prossimo si disputerà a Duved, in Svezia, darà inizio alle celebrazioni dei 50 anni della Coppa Europa. Meglio precisare: quest’anno partirà la 51esima, ma la Fis considera i 50 anni veri e propri (1971/72 – 2021/21 ) e non le stagioni o meglio le edizioni, che ovviamente vanno a cavallo dell’anno solare, altrimenti non tornano i conti, poiché nell’albo d’oro 50 nomi sono già scritti.

Così, il Circuito Continentale si concluderà a Soldeu- El Tarter a Grandvalira, Andorra, dal 14 al 20 marzo 2022.

Non sarà un’edizione come tutte le altre per diversi motivi. Quando un evento complesso come quello dello sci, compie mezzo secolo di vita, significa molto. Soprattutto se si va a scavare nella sua origine e storia.

Nel 1970 era appena nato il circuito nord americano, la Nor-Am Cup, che inizialmente venne battezzato Can-Am.

Patrick Lang, allora ventenne, figlio di Serge, inventore della Coppa del mondo, si chiese: “Se la fanno gli americani, perché non portare il format anche in Europa?


Serge Lang e Fabio Conci

Un tempo, quando c’erano ancora tante cose da inventare, bastava qualche telefonata per costituire un piccolo gruppo di lavoro e scrivere la bozza di un progetto. Vi  partecipò anche Fabio Conci, che era in scadenza di mandato presidenziale in Fisi.

Serge organizza un meeting a Zurigo e in un attimo il progetto è pronto! Intersport ci mise subito le mani sopra, forte di una espansione che la portò a sponsorizzare le Olimpiadi estive del ’72 a Monaco di Baviera.

Fu reso tutto più facile anche perché in quegli anni esisteva una specie di Coppa del mondo di serie B. Gare dedicate agli atleti meno forti che vivevano nell’anticamera del massimo circuito o che dovevano crescere tecnicamente.

Un giovanissimo Parick Lang assieme a Marc Hodler, Presidente della Fis dal 1951 al 1998

Alcune di queste competizioni godevano di maggior importanza, classificate come Fis-B e vi partecipavano anche atleti di Coppa quando ne avevano l’opportunità.

Il congresso Fis di Opatija del 1971 decretò la nascita della Coppa Europa.

La prima gara di Coppa Europa si disputo a dicembre a Les Menuires, in Francia. Uno slalom maschile vinto dal francese Jean-Noel Augert col tempo di 1’06″67, davanti ad André Bachleda (polacco naturalizzato francese) e al nostro Eberhard Schmalzl.

La prima edizione fu vinta da Ilario Pegorari, scomparso nella tragedia della Nuova Zelanda, a Ruapehu, dieci anni più tardi. L’indimenticabile valtellinese di Caspoggio finì terzo in discesa e secondo in slalom e gigante nelle tre classifiche di specialità previste.

La prima gara “rosa” si disputò invece a Schladming, la nota località austriaca che si propose proprio per farsi un po’ conoscere, visto che ancora era una piccola località in cerca di espansione. La Coppa fu conquistata dalla francese Fabienne Serrat, un vero fenomeno a imporsi a soli 15 anni!


Fabienne Serrat (FRA)

Si capì subito però, che quel progetto nato soprattutto per far crescere i giovani serviva anche ai più forti come palestra di allenamento. Soprattutto in quella prima stagione che si sarebbe conclusa con le Olimpiadi di Sapporo. Forza gioco i tracciati, gara dopo gara, diventavano sempre più impegnativi e il gap delle forze in campo rimaneva troppo netto.

La Coppa Europa stava per far nascere un sistema rivoluzionario di punteggi racconta Patrick. Una sorta di grande tabellone ricavato da un tot di punti da attribuire alle gare di Coppa del Mondo, di Coppa Europa e alle Fis. Tipo, 100 mondo, 20 Europa, 1 Fis. Se ne parlava nei salotti dello sport francese.

Da sinistra, Pierino Gros, Patrick Lang con sua figlia Manuèle e Jean Claude Killy

Davanti a una bottiglia di Beaujolais , ispirandosi proprio a questo meccanismo ipotizzato dai Lang, nacque anni dopo, il nuovo sistema di punteggio del ciclismo. Lo identificò l’ex direttore del Tour de France Jean Marie Leblanc, anche lui giornalista dell’Èquipe, proprio come Serge!

Intanto il progetto arrivò alle orecchie di Karl Frehsner, uno dei più grandi tecnici della storia dello sci svizzero, poi passato agli austriaci alla fine degli Anni ’90 e ancora in seguito Race Director della Coppa del Mondo.


Karl Freshner

Proprio nel ’91, durante una delle riunione tecniche della Fis, a Telfs, propose di cambiare l’attribuzione dei punteggi. Si scelse una strada diversa: 100 punti al vincitore anziché i 25 e punti ai primi 30 anziché 10 o 15.

Frehsner lancia anche l’idea delle Finali per gli Migliori 25 di ogni disciplina, ma poi nel ’93 viene sostituito da Günther Hujara ed è costretto ad abbandonare il suo progetto di integrare la Coppa Europa e la Coppa del Mondo in un tabellone unico.

Al centro, Patrick Lang con papà Serge (auto), e a sinistra Karl Freshner

La Coppa Europa, comunque, ha proseguito la sua strada. I primi dieci anni furono all’insegna dell’Italia.

Alla coppa di Pegorari seguì nel ’73 quella di Fausto Radici, nel ’75 Diego Amplatz, nel ’76 Bruno Confortola, nel ’78 Leonardo David nell’80 Siegfried Kerschbaumer. Dieci anni dopo toccò a Josef Polig nel ’90, nel 2006 Michael Gufler, nel 2015 Riccardo Tonetti e nel 2019 Simon Maurberger. In campo femminile l’hanno conquistata solo in due, la prima Azzurra a sollevarla al cielo fu nel ’92 Lara Magoni e l’ultima di Lisa Magdalena Agerer nel 2012. Prima in realtà la vinse anche la cortinese Elena Matous, ma nel ’73 decise di correre per San Marino, poi dal ’74 al ’76 per l’Iran, infine chiese l’anno successivo con il Lussemburgo.

Alcuni dei più grandi protagonisti di Coppa sono passati da lì,  Strolzl, Bill Johnson,  Nierlich, Hermann Mayer, Raich,  Reichelt, Jansrud,  Hirscher,  Pinturault. Kilde… o Wachter, Meissnitzer, Riesch, Görgl, Fenninger, Gut, Siebenhofer, Ortlieb…

Ad Andorra stanno preparando una grande festa per i 50 anni. Sarà un momento speciale!


TUTTI I VINCITORI DELLA COPPA EUROPA
Per l’italia, 10 titoli maschili e 2 femminili

1971-1972 Ilario Pegorari  e   Fabienne Serrat
1972-1973 Fausto Radici  e  Martine Couttet
1973-1974 Christian Witt-Döring  e Elena Matous *
1974-1975 Diego Amplatz  e Dagmar Kuzmanová
1975-1976 Bruno Confortola e Gabi Hauser
1976-1977 Petăr Popangelov e Ursula Konzett
1977-1978 Leonardo David e Christine Loike
1978-1979 Jarle Halsnes e Bente Dahlum
1979-1980 Siegfried Kerschbaumer e Erika Gfrerer
1980-1981 Ernst Riedlsperger e Diane Haight
1981-1982 Hubert Strolz e Sonja Stotz
1982-1983 Bill Johnson e Christine von Grünigen
1983-1984 Dietmar Köhlbichler e Anita Wachter
1984-1985 Luc Genolet e Karin Buder
1985-1986 Rudolf Nierlich e Manuela Rüf
1986-1987 Helmut Mayere  Christa Kinshofer
1987-1988 Konrad Walk e Petra Bernet
1988-1989 Stephan Eberharter e Sabine Ginther
1989-1990 Christian Polig e Agneta Hjorth
1990-1991 Tobias Barnerssoi /Markus Eberle e Alexandra Meissnitzer
1991-1992 Marcel Sulliger e Lara Magoni
1992-1993 Marcel Sulliger  e Kristina Andersson
1993-1994 Patrick Staub e Mélanie Turgeon
1994-1995 Andreas Schifferer Karin Köllerer
1995-1996 Hermann Maier e Svetlana Gladyševa/ Sylviane Berthod
1996-1997 Stephan Eberharter e Marianna Salchinger
1997-1998 Benjamin Raich e Marianna Salchinger
1998-1999 Michael Walchhofer e Silvia Berger
1999-2000 Christoph Gruber e Selina Heregger
2000-2001 Ambrosi Hoffmann e Lilian Kummer
2001-2002 Martin Marinac e Maria Riesch
2002-2003 Norbert Holzknecht e Elisabeth Görgl
2003-2004 Matthias Lanzinger e Karin Blaser
2004-2005 Kjetil Jansrud/Hannes Reichelt e Andrea Fischbacher
2005-2006 Michael Gufler e Anna Fenninger
2006-2007 Peter Struger e Anna Fenninger
2007-2008 Marcel Hirscher e Lara Gut
2008-2009 Florian Scheiber e Karin Hackl
2009-2010 Christian Spescha e Lena Dürr
2010-2011 Alexis Pinturault e Jessica Depauli
2011-2012 Florian Scheiber e Lisa Magdalena Agerer
2012-2013 Aleksander Aamodt Kilde e Ramona Siebenhofer
2013-2014 Thomas Tumler e Michelle Gisin
2014-2015 Riccardo Tonetti e Ricarda Haaser
2015-2016 Bjørnar Neteland e Maren Skjøld
2016-2017 Gilles Roulin e Kristina Riis-Johannessen
2017-2018 Johannes Strolz e Nina Ortlieb
2018-2019 Simon Maurberger e Elisabeth Reisinger
2019-2020 Atle Lie McGrath e Nadine Fest
2020-2021 Maximilian Lahnsteiner e Marte Monsen

Elena Matous *: la cortinese nel ’73 passo a San Marino, poi dal 74 al 76 corse per l’Iran e nel 76 per il Lussemburgo

 

 

 

Coppa Europa compie 50

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).