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La Fisu in visita a Torino per esaminare le strutture che ospiteranno le Universiadi del 2025

La Fisu in visita a Torino per esaminare le strutture che ospiteranno le Universiadi del 2025
Nei giorni scorsi è cominciata ufficialmente la visita della delegazione internazionale del massimo organo sportivo universitario internazionale ai luoghi che ospiteranno tra meno di tre anni i XXXII Giochi Mondiali Universitari invernali, come viene ora conosciuta la rassegna creata nel 1959 da Primo Nebiolo col nome di Universiade.

Dopo essere arrivati ieri nel tardo pomeriggio e aver conosciuto oggi i rappresentanti del Comitato organizzatore e i responsabili delle aree nevralgiche, i delegati della FISU hanno cominciato i loro sopralluoghi partendo dal PalaTazzoli di Torino, che sarà sede di tutti gli incontri di curling e di una parte dei tornei maschile e femminile di hockey su ghiaccio.

Gli altri due impianti torinesi, il Palavela (short track e pattinaggio di figura) e il Pala Alpitour (Cerimonia d’apertura) verranno visitati domani insieme ai siti di gara dei quattro comuni che, insieme al capoluogo piemontese, saranno teatro dei Giochi nel gennaio del 2025. Bardonecchia ospiterà le gare di sci alpino, snowboard e freestyle, Pragelato le competizioni di sci di fondo e biathlon, mentre diverse partite di hockey si disputeranno nei palazzetti di Torre Pellice e Pinerolo.

Questo il benvenuto del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo in giorni in cui la città ferve dai preparativi per un altro appuntamento di risalto internazionale come Eurovision: «La Città di Torino vuole puntare sempre più sugli eventi internazionali, sui giovani e sullo sport. Torino come città attrattiva e universitaria: sono due obiettivi che orienteranno tutte le politiche dei prossimi anni, per questo i Giochi Mondiali universitari del 2025 rappresentano la sintesi delle nuove vocazioni del nostro territorio. E poi vogliamo caratterizzare sempre più Torino come città dello sport. Lo sport svolge un ruolo fondamentale nella formazione, nello sviluppo e nell’educazione di tutte e tutti».

Torino 2025 è un appuntamento che coinvolgerà il territorio e tutto il Piemonte sarà protagonista. Non a caso, il claim ufficiale di Torino 2025 è Piemonte land of sport per ribadire il legame indissolubile tra sport e territorio, come sottolinea l’assessore allo sport regionale Fabrizio Ricca, che ricopre anche il ruolo di presidente del Comitato d’onore dei Giochi: «Il Piemonte crede fortemente nello sport universitario come motore di crescita dei territori e non è un caso che abbia deciso di investire tante energie per aggiudicarsi le Universiadi del 2025. La strada che ci separa da questo grande evento è lastricata di competizioni internazionali figlie anche del fatto che il Piemonte sia stato nominato Regione Europea dello Sport da Aces Europe. Stiamo assistendo a un vero e proprio rinascimento sportivo locale».

Dopo aver ultimato i sopralluoghi nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 e domani venerdì 6 la FISU prosegue il suo lavoro a stretto contatto con il Comitato organizzatore per definire il programma dei Giochi e impostare l’avvicinamento in termini di eventi internazionali che non riguarderà soltanto il mondo della neve e del ghiaccio, come dimostra il fatto che dal 20 al 23 luglio al Royal Park i Roveri si terranno i Mondiali universitari di golf, organizzati dal Cus Torino.

Insomma, c’è grande fermento e il presidente del Comitato organizzatore Alessandro Ciro Sciretti conferma: «La squadra di Torino 2025 sta lavorando assiduamente per organizzare un grande evento che promuova i valori dello sport e dell’alta formazione, con il coinvolgimento della cittadinanza e del territorio. Il percorso di avvicinamento sarà fondamentale per promuovere il nostro sistema universitario e per creare e potenziare l’attrazione internazionale del nostro territorio».

Ufficio stampa: Alberto Dolfin

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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