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La Thuile, la Berthod nelle sapienti mani di Corrado Garino

La neve annunciata è arrivata e non è ancora finita ma la pista N3 Franco Berthod di La Thuile è nelle sapienti mani di Corrado Garino. È il punto di riferimento della stazione per tutto ciò che interessa le piste. Conosce ogni centimetro dei tracciati, sa riconoscere cosa accadrà in pista con il tipo di neve che è caduta e un sacco di altre cose.

Sono tantissime le persone che si stanno adoperando sulla pista perché si possa garantire alle atlete la massima sicurezza e la possibilità di esprimere la propria forza tecnica. C’è da dire che grazie al lavoro splendido fatto in precedenza, il terreno è durissimo.

Questo facilita il compito in questi giorni di neve. Quella che è caduta nella giornata sarà molto probabilmente tolta semplicemente dai lisciatori nei tratti più ripidi. Sui tratti piani questo ovviamente non è possibile, quindi dovrebbero pensarci le macchine a spostarla. Grandissima la collaborazione anche dei maestri di sci e di tanti volontari.

Intanto la Fis ha deciso di cancellare la sciata in pista di venerdì. Diverse squadre, per questo, hanno ritardato l’arrivo a La Thuile di un giorno. Le svizzere, ad esempio, sono ancora in Val d’Ultimo a rifinire l’allenamento e raggiungeranno la stazione valdostana solo venerdì.

Annullate anche tutti gli eventi di contorno di aziende e sponsor che spesso approfittano della Coppa del mondo, per rinvitare i propri clienti per far conoscere loro da vicin gli atleti che sponsorizzano. Da un lato questo è un bene per le ragazze che potranno riposarsi un po’ di più, anche se fa parte del gioco e anche dei loro interessi, dare conto al contorno.

Rimane ancora in sospeso il discorso legato alla possibilità del pubblico di assistere alla gara. Siamo fermi a una dichiarazione che dice assai poco. Ovvero che la presenza del pubblico sarà limitata. Limitata a cosa e a quanti ancora non si sa. C’è chi ha acquistato il biglietto in tribuna, ma non sa ancora se potrà avere la sua seggiolina.

Il fan club di Marta Bassino ha dovuto rinunciare alla trasferta organizzata. Il problema non è la paura, ma la disponibilità dell’azienda dei pullman, proprio a causa del Corona Virus. Ma è assai probabile che i tanti tifosi di Marta raggiungeranno la località valdostana con i propri mezzi. Sempre che sia concesso a loro, come agli altri, di accedere alla pista.

La problematica legata alla presenza del pubblico ha anche un altro aspetto. Pur assurdo che possa sembrare, si vuole fare in modo che gli atleti abbiano meno contatti possibile con il pubblico. Perché in questo caos totale, qualche Paese potrebbe fermare alla frontiera i propri atleti, perché sono stati in Italia. Oppure metterli in quarantena e quindi impossibilitati a concludere la stagione. È successo pochi giorni fa, quando atleti croati delle gare paralimpiche, di ritorno da Sella Nevea, sono stati respinti alla frontiera. proprio perché erano stati in Italia.
Ecco che dopo La Thuile potrebbe capitare la stessa cosa. Quindi è probabile che ci sarà una sorta di “muro” tra la pista e il pubblico.

 

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).