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La voce di Vinatzer, Moelgg, Gross e Razzoli nel pre gara

La voce di Vinatzer, Moelgg, Gross e Razzoli nel pre gara
Ultima gara, lo slalom maschile, ecco le dichiarazioni del quartetto Azzurro.

Alex Vinatzer: Mi sento bene. Credo di aver preso di nuovo un buon ritmo dopo un gennaio decisamente brutto. Mi sono allenato bene e spero di dimostrare il mio valore nella gara di domani che non vedo l’ora di affrontare. Le condizioni rispetto a quando ci siamo allenati giorni fa sono diverse. Mi sembra che ci sia una neve un po’ più facile e aggressiva. È stato comunque un vantaggio averla provata. Vedremo se la ribagnano per farla diventare ancora più dura. Un vantaggio per i numeri bassi? Oggi sì, ma ogni gara è diversa dall’altra. Lo scopriremo solo domani in ricognizione

Manfred Moelgg: mi sono allenato bene e la forma c’è ma come si sa, quello che conta si risolve in quel minuto di gara. Speriamo di trovare un terreno ghiacciato come quello che avevamo trovato in allenamento. Ma non ci sono scuse, dovrò solo tirare fuori il tutto per tutto per fare una grande prova.

Stefano Gross: è una pista molto difficile e impegnativa se poi il terreno sarà ghiacciato… Personalmente vengo da un gennaio un po’ difficile, mese che non mi ha dato i giusti risultati che mi aspettavo. Le belle sensazioni che provavo in allenamento non si sono tradotte in gara in prestazioni buone. Ora sono sereno perché sento di aver ritrovato la giusta fiducia. Non c’è da nascondersi, non arriviamo da favoriti. E se si vuole questo gioca un po’ a nostro favore, se non altro perché la viviamo con meno stress. Poi bisognerà tirar fuori ogni nostra risorsa anche perché sono in tanti ad andare forte e qui, si sa, contano solo e soltanto le medaglie.

Giuliano Razzoli: sono felicissimo di essere qua. Poter indossare il pettorale e presentarmi al cancelletto di partenza è un onore. Lo dico perché si tratto di un aspetto per me non trascurabile o sottinteso. Non corro solo per me stesso ma anche per la bandiera italiana. Sarà una bella gara soprattutto se la neve terrà. Non avrò un pettorale così basso e con queste temperature il terreno tenderà a cedere e a segnarsi. D’altra parte non sono riuscito a entrare nei primi quindici per cui… Comunque mi giocherò le mie carte dalla prima all’ultima porta. Conto sul fatto che sono un po’ un diesel. Ci metto più di altri a entrare in forma. Ora mi sento meglio di un mese fa. Non sono proprio al mio massimo ma ho una condizione sufficiente per fare una buona gara. La voce di Vinatzer La voce di Vinatzer

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).