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L’altro slalom del Razzo: inaugurata “Acetaia Razzoli”

L’altro slalom del Razzo: inaugurata “Acetaia Razzoli”.
La prima batteria di aceto balsamico l’aveva messa in piedi nonno Razzoli. Poi mamma Tiziana la prese in mano per continuare quella che aveva tutte le caratteristiche di una semplice passione di famiglia. Ma forse mai si sarebbe immaginata che il piccolo Giuliano, già a 7 anni ne rimanesse così affascinato, al punto da volerne sapere ogni segreto. E come il simpatico draghetto Grisù recitava a più non posso “Da grande farò il pompiere“, eccoci all’inaugurazione di Acetaia Razzoli!

Lo slalomista Azzurro, nell’antica dimora di famiglia nel borgo Razzolo, nel comune di Villa Minozzo, oggi 8 luglio, ha tolto il telo su una vera e propria attività che prepara da tanti anni. Oro, argento e Aragosta definiscono infatti le prime 3 produzioni d’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP dell’Acetaia Razzoli.

E tutto è disponibile per l’acquisto sullo shop online del sito aziendale www.acetaiarazzoli.com

e con una distribuzione attraverso una rete di negozi specializzati in prodotti enogastronomici di eccellenza.

L’aceto balsamico dell’Acetaia Razzoli – spiega Razzoli – è un aceto di montagna prodotto nel rispetto del naturale processo tradizionale. Lasciamo che l’avvento di ogni stagione lo plasmi con le sue temperature, che il tempo scorra lento per arricchirne il sapore, snellendo il suo volume e donandogli una cremosità fondente”.

È l’atmosfera di Razzolo a favorire tale attività. Un luogo che rievoca i ricordi d’infanzia, l’aia polverosa, le cataste di legna, la frutta fatta seccare al sole. Un luogo dove il lavoro sboccia nell’arte e i ricordi diventano nettare vivo d’eccellenza.

L’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Dop viene prelevato da 56 batterie certificate, dalle quali vengono estratti poche decine di litri di aceto all’anno per mantenere e preservare l’eccellenza qualitativa del prodotto. Questo prezioso nettare deriva da acini di uva reggiana conservati nell’abbraccio scuro e profondo del legno di rovere, ginepro, acacia, castagno, ciliegio, frassino e gelso.

Una struttura di circa 300 mq distribuiti tra acetaia, sala degustazione, ufficio, magazzino, e cantina:

Gli spazi dedicati alle nostre botti – dice il Razzo – sono luoghi di famiglia, oggi sapientemente predisposti alla cura del nostro aceto balsamico. La passione per quest’arte antica ha guidato le nostre scelte a preservare dal tempo queste mura, affinché potessero essere un nuovo inizio per la tradizione balsamica Razzoli”.

Un luogo inconsapevolmente affascinante, nato per deliziare occhi, naso e palato. Qui, l’aceto balsamico è un culto, un gesto artistico, un piacere che la famiglia Razzoli condivide con il suo territorio, per proiettarsi nel Mondo.

Su una passione ho costruito la mia vita – conclude Razzoli -. La determinazione e l’impegno mi hanno portato lontano. Quella stessa passione che oggi mi porta a seguire questo affascinante percorso in continuo divenire. Perché l’aceto balsamico porta in sé il senso dell’infinito e si tramanda di generazione in generazione. È un prodotto che richiede costanti cure per crescere, evolversi, migliorare. Proprio come nella mia professione.

Alla presentazione, tanti amici, colleghi di neve, giornalisti e numerose autorità del territorio, i sindaci dei borghi, il presidente della provincia, della camera di commercio e di alcuni partner come spumanti Ferrari e Parmigiano Reggiano.

Tanti gli atleti che hanno voluto rimanere vicini al Razzo in questo momento davvero importante per la sua famiglia, come  Pierino & Paolino, in arte Gros e De Chiesa, ma anche Cristian Deville, Mattia Casse, Johanna Schnarf, Verena Stuffer, Elena Curtoni e il pallavolista Luca Cantagalli.

Il 16 gennaio scorso Giuliano ha colto il terzo posto nello slalom di Wengen, undicesimo podio in carriera dove conta due vittorie, oltre naturalmente, all’oro olimpico di Vancouver 2010. Ha chiuso 15esimo nel ranking della specialità

Nel giorno dell’inaugurazione dedicata alla sola stampa, naturalmente ci sono anche le sorelle Margherita, la più giovane e Giordana (nella foto qui sotto),

 che ha sempre seguito Giuliano anche nella sua vita di atleta.

Quest’anno sarà l’ultima stagione agonistica del Razzo (39 anni il prossimo 18 dicembre), giusto per partecipare all’ennesimo Mondiale (sarà l’ottavo) in quel di Courchevel. Dopo di che inizierà un nuovo slalom. Anche quello Dop!

Non ci resta che fare un grande in bocca al lupo all’intera famiglia Razzoli per questa splendida avventura che rappresenta un ennesimo motivo di orgoglio nazionale. Un prodotto di eccellenza rarissimo dal momento che per alcuni prodotti occorre un invecchiamento di ben 25 anni con una lavorazione molto particolare che richiede tanta pazienza e molta esperienza. 

Il cancelletto di partenza di questo slalom super speciale è stato aperto!

L’altro slalom del Razzo L’altro slalom del Razzo

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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