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Lamberto Gancia: siamo in troppi

Signor Gancia, siamo arrivati a 4 possibili candidati, non crede siano troppi?
Altrochè e così non si va da nessuna parte. Ma anche tre sono troppi, perché di disperderebbero i voti. L’ideale sarebbe un candidato unico
Chi è di troppo secondo lei?
Non so, forse io. Non faccio parte del sistema, ma ho messo a disposizione dello sport per il quale provo una passione immensa, la mia professionalità. Un’esperienza nuova per me, ma credo anche per il mondo dello sci. Nel mio primo meeting ho ricevuto solo apprezzamenti oltre a tanti consigli. Cercherò di captarli per trasmettere le mie idee agli sci club nel migliore dei modi, poi si vedrà.
Si aspettava la probabile scesa in campo di Gianpiero Nattino?
Proprio no, me ne aveva parlato per la prima volta Alessandro Falez proprio il giorno della mia prima uscita, sostenendo che avrebbero cercato di mettere a posto tutti i tasselli del mosaico incontrando anche Morzenti. Poi sinceramente, non so cosa accadrà, perché mi sembra di aver capito che lo stesso Morzenti non voglia buttar via l’eventualità di candidarsi. Comunque non è mia intenzione salire su un ring. A me piacerebbe vedere la Federazione dello sport che più amo funzionare bene e credo di aver individuato la formula migliore per fronteggiare una situazione economica così impegnativa come quella di oggi. Non ho la bacchetta magica, ma con gli uomini giusti al posto giusto si può fare un ottimo lavoro.Potrebbe nascere la necessità di allearsi con qualche altro candidato.
E’ un’eventualità da non scartare, ma dipende da tante cose a cominciare dai ruoli, dai programmi e dalla squadra. E’ ancora un po’ presto però parlare di queste cose. In questo momento c’è troppo caos e preferisco farlo sfogare fin quando ritornerà una situazione più serena. Avrei voluto presenziare sia a Milano che a Cortina, palcoscenici importanti per chi è impegnato in campagna elettorale, ma preferisco gustarmi le gare in TV e vestirmi di Azzurro come tifoso. Ripeto, ognuno ha il suo stile. Io un primo passo l’ho fatto presentandomi ad alcuni personaggi del sistema sci. So che lo ha fatto anche Lorenzo Conci. Vediamo se anche Morzenti e Nattino sceglieranno la strada della candidatura, quando e a chi si rivolgeranno e quali consensi riceveranno. Nel frattempo io mi allontano dai riflettori per indirizzarmi verso le sedi degli sci club

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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