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Le brevi di Massimo Di Marco: “Benny, l’allegria di Bardonecchia”

Le “brevi” di Massimo di Marco*: Benny, l’allegria di Bardonecchia

Il signor Benito Naselli attraversa tutto il Borgo Vecchio. Apre il tavolino e la sedia, tira fuori dalla borsa  tanti fogli di carta e apre l’astuccio delle matite: diventa Benny. Questo rito si ripete da 18 anni.

La postazione è sempre quella, un po’ sulla sinistra del cammino che parte da Piazza Splize, spesso si incontra qualche artista di strada, la suonatrice di violino o chi fa volare le palline che non cadono mai.

A Benny piace essere uno di questi anche se il suo nome di battaglia è ormai conosciuto tra quelli dei migliori fumettisti-ritrattisti e caricaturisti italiani. Scrive libri e poesie, scrive per il teatro, abita a Genova, frequenta altri artisti ed uno ce l’ha in casa, è la moglie Anja, pittrice.

Benny si ferma a Bardonecchia in luglio e agosto, ci torna  a Natale, Carnevale e Pasqua. Chi gli passa davanti capisce subito di chi si tratta e magari si fa fare una caricatura o un ritratto. Il tempo della posa è di 5 o 6 minuti per il biancoenero, un quarto d’ora per il colore. C’è chi si fa fare un disegno ogni anno e ne ha già diciotto. L’età avanza ma le caricature mettono allegria.

– Gli sciatori vengono a farsi fare il disegno?
– Ma certo.
– Anche i campioni?
– Non me lo dicono se sono così bravi o magari io non li riconosco anche se lo sci alla televisione lo guardo sempre. Tutti i genovesi sono pazzi per lo sci, questo lo sai
– Ma ti chiedono la caricatura sugli sci?
– Sicuro, a volte mi chiedono anche di scrivere la marca e vogliono il logo sulle punte. Una volta mi hanno chiesto una stranezza: volevano la caricatura sul legno, una figura intera a mo’ di statuina.
– E tu le hai fatte?
– Sicuro, ho preso il multistrato compensato otto millimetri e ho fatto 4 o 5 statuine.
– Ma allora sei anche uno scultore!



Benito Benny Naselli
(Trieste 6-9-1937) Allievo di Gallieno Ferri, nei primi anni Cinquanta diventa sceneggiatore e matitista di alcune serie per l’editore francese Pierre Mouchott, come TOM TOM e KID COLORADO. Tra il 1958 e il 1959 disegna per l’editore Ezio Borghesi il personaggio mascherato ARIOL. Dal 1962 al 1972 pubblica sui quotidiani e periodici genovesi le sue vignette umoristiche. Nel 1974 entra nello Staff di If come inchiostratore, riprendendo QUI COMMISSARIO NORTON di Angelo Saccarello, pubblicato su Il Monello. Nel 1975 inchiostra la breve serie di DAVY CROCKETT, della Edinational. Seguono alcuni episodi de IL PICCOLO RANGER, su matite di Wilson Vieira, pubblicati dalla Altamira (1980-82). Collabora alla collana Telefumetto edita dal’Epierre, inchiostrando gli albi di REMY e GOLZINGA. Tra il 1982 e il 1983 scrive e disegna ARAKO, pubblicato dal gruppo editoriale. Le brevi di Massimo Di Marco Le brevi di Massimo Di Marco

*Massimo Di Marco: Fondatore della Rivista Sciare (1966)  SciareL

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).