Notizie

Le giornate speciali di Teresa Runggaldier

Ci sono giornate e giornate e quella degli ultimi giorni di Teresa Runggaldier sono state davvero speciali. Perché non capita tutti i giorni di ritrovarsi sulla neve in allenamento con Petra Vlhova, come accaduto oggi sulle nevi della Val Gardena.

Gardena che Livio, appena ci sono le circostanze favorevoli, raggiunge spesso per preparare le gare.
Ma mi spieghi come fai a sapere che mi trovavo in pista con Petra? Non c’era nessuno!

Quasi nessuno, Igor Marzola era lì, pronto ad assistere il team e mi ha mandato una foto. In realtà non ti avevo riconosciuta. E quando via whatsapp gli ho chiesto chi fosse quell’atleta assieme a Petra, mi ha risposto subito: “La più forte di tutte“.

Quindi la prima domanda-affermazione è: “Allora la numero uno non è la Shiffrin…

Beh dai, non è che ci sia tutta questa differenza, ahahaha… Igor lo conosci, è un buontempone! E poi per ora la numero uno è proprio Petra! Con quel tre su tre…

Teresa corre per le Fiamme Gialle e ora veste con i colori grigio, giallo, verde perché al termine della scorsa stagione è stata messa fuori squadra. Parliamo della B dove Teresa era entrata già tre anni fa.

Non è stata una bella stagione l’ultima. Venivo anche da un infortunio e ciao. Ora mi alleno con la Finanza.

In questi giorni ho avuto la possibilità di uscire sulle piste di casa con mio papà (Runghi!) assieme al team Vlhova e mi sono infilata dentro! Ma domani sera vado a Solda e mi aggrego alla Squadra per preparare le prime gare di Coppa Europa. Andiamo a Sankt Moritz appena dopo la Coppa del mondo (8/9 dicembre, due superG)

Ora, dunque, Teresa è allenata da Christian Deville, Roberto Griot e Davide Da Villa, in squadra fino allo scorso anno.

Ma il Runghi?
Tranquillo che il Runghi mi guarda spesso. Anche perché, insomma, un tantino di esperienza penso proprio ce l’abbia.

E quando ti hanno detto che potevi allenarti con Petra?
Beh, dai… son corsa a mettere la tuta!

Che effetto fa allenarsi con la numero uno?
Hai detto bene, attualmente è la migliore al mondo. Che effetto fa… Beh, quando la vedi sei un po’ agitata, non è che capita ogni giorno. È stata una grande fortuna. Sono proprio felice.

Su quale pista vi siete allenate?
Sulla Falk, bella, preparata perfettamente, terreno duro, bella, bella. Oggi poi hanno finito di sparare nel tratto in alto che ha diversi dossi, così il tracciato era più lungo dei due giorni precedenti, circa un minuto.

Avete scambiato qualche battuta?
Certo che sì, mi ha anche corretto un paio di volte. Sono andata un po’ lunga in un salto e me l’ha fatto subito notare! Dai, sono contenta di aver scoperto che è simpatica. Sembra un po’ tenebrosa, ma non lo è.

Avete fatto anche gigante?
No, solo super. Poi un po’ di slalom con Paris. Forse anche pali anche domani, ma bisogna vedere perché danno neve!

Slalom con Paris?
Sì, lui è arrivato un po’ dopo, ma era per i fatti suoi

Invece come l’hai vista Petra in velocità?
Ma sì dai, bravina! Scherzo, in realtà non è che l’abbia vista tanto in curva. Solo nel tratto iniziale, pianeggiante. Poi mi ha fatto vedere qualche video. Va come una spia!

Insomma, un gustoso aperitivo per iniziare bene una stagione… Prospettive?
Speriamo meglio dell’anno scorso. Mi sento bene e credo di aver migliorato anche tecnicamente. Specialmente in gigante dove fatico di più, ora riesco a ingranare di più. È un bel segnale. Devo ancora migliorare tante cose, ma al momento…

Cosa non è andato bene l’anno scorso?
Un anno un po’ così con la testa un poco là? Chiaro vero? Rifaccio, poco feeling col materiale e ho fatto un po’ fatica. Quando non stai bene di testa e non sei tranquilla non ti riesce niente.

Cose che capitano a una ragazzina?
Beh a 21 anni ormai nello sci sei quasi vecchia! Ancora, ancora nella velocità puoi dire di essere giovane. Però adesso guardo solo avanti, il momentaccio è passato.

Discesa o superG?
Mi piace di più la discesa perché adoro la velocità, ma ora come ora rendo di più in superG.

Papà Runghi cosa dice?
Piedi paralleli, curare di più la posizione, spingere e tenere in avanti ste maledette mani! Cavoli, in posizione è tutto ok, ma appena mi alzo tendo a tenere un po’ in dietro le braccia.

Ma non ti capita mai di dire: “Papà oggi non si scia più così?”
Sei pazzo? Mi butta fuori di casa. In realtà sai, è vero che tutto evolve ma alla fin fine in discesa di base oggi si scia come ieri. E comunque ogni tanto qualcosina vorrei dirgliela, ma poi mi fermo. Meglio evitare, anche perché non servirebbe a nulla. Ha sempre ragione lui!

Ma dai, Peter lo conosco bene, è un pezzo di pane…
Sì è un tipo tranquillo, ma prova a rispondergli un pochino a tono… Poi in questi giorni non è proprio in formissima. È appena uscito dall’ospedale!

In ospedale?
Eh sì, appendicite. Buffo, era in camera con Alex Vinatzer, ma papà si è operato il giorno dopo. Che combinazione eh?

Ed è già in pista?
Esatto, in motoslitta. Hanno provato a dirgli se era fuori di testa… Ma vaglielo a spiegare… Poi con quell’amichetto lì, Igor,  sempre a fare i ragazzini quei due!

Ultima cosa poi ti lascio andare. Cosa devi fare per riappropriarti della maglia Azzurra?
In sincerità con le Fiamme Gialle mi trovo benissimo. Il clima è molto bello e anche più vario, perché ci sono anche i ragazzi. Sai, a stare sempre e solo con le ragazze è pesantino
(sorride). Comunque devo fare solo una cosa, dimostrare che so sciare bene e andare veloce. Poi quello che succederà…

Ti manca qualcuno della squadra?
Federica Sosio, mi trovavo proprio bene con lei. Ma poi si è fatta male anche lei e… ciao!

Ciao! speciali di teresa Runggaldier speciali di teresa Runggaldier

Si ringrazia per la complicità Igor Marzola – Rifugio Comici

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).