Leitner riparte come sempre: in silenzio, ma più in alto di tutti. Diciotto nuovi impianti in tutta Italia, dal Piemonte all’Abruzzo.
Cabinovie, seggiovie, skilift. Comfort, sicurezza, efficienza. Un piano da 85 milioni di euro che non parla di ferro e bulloni, ma di idee che si muovono.
A Speikboden, in Valle Aurina, nasce la “Glück”, la prima seggiovia Ropera del mondo. È il nuovo standard monofune: silenziosa, flessibile, precisa come un orologio svizzero, ma con cuore altoatesino.
In Alta Badia, la “La Crusc 1” porta le famiglie fin sotto la chiesa di La Crusc. Non è solo un impianto: è un punto d’incontro tra cultura e neve.
In Valle d’Aosta, Pila accorcia le distanze. Da Aosta alla cima in trenta minuti. In Veneto, la “Lezuo” scivola verso la Val di Fassa, liberando il Sellaronda dalle code e dal tempo.
Folgaria cambia pelle: la cabinovia “Francolini” sostituisce il passato con la vista del futuro. A Carezza, la “Franzin” unisce Nova Levante e Passo Carezza con il LeitPilot, un cervello elettronico che guida da solo. A Castelrotto, le cabine Evo si aprono sul panorama delle Dolomiti come finestre sospese nel cielo.
In Alta Badia, Colfosco inaugura la “Forcelles”. In Piemonte, Artesina sale con la “Turra – Cima Durand”. Campo Felice e Sella Nevea rinnovano i vecchi seggiolini, il Corno alle Scale si risveglia con la “Cavone – Rocce”.
Cinque nuovi skilift completano la sinfonia. Piccoli, semplici, necessari. L’inizio di tutto.
E poi un gesto olimpico: l’ascensore inclinato di Predazzo. Condurrà dal fondo valle al trampolino, passando per giudici e allenatori. È l’Italia che si prepara ai Giochi, mentre Demaclenko rifà l’impianto d’innevamento.
Dietro ogni cavo c’è una visione.
Leitner non costruisce solo impianti, ma la fiducia nel gesto di salire. Fa parte del gruppo HTI, la costellazione che muove il mondo bianco: Leitner, Prinoth, Demaclenko, Leitwind, Troyer. Ventuno siti produttivi, novanta Paesi, 4.800 persone, 1,4 miliardi di fatturato e 41 milioni investiti in ricerca. Numeri che non gridano. Scorrono, come una funivia d’inverno.
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