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L’esperienza spagnola (con Magda Genuin) di un modulo del corso maestri Veneto di fondo

L’esperienza spagnola (con Magda Genuin) di un modulo del corso maestri Veneto di fondo.
Ciao Picco, come stai? Cosa dici di fare un modulo del corso maestri in Spagna?”.
Picco è Andrea Piccoliori, ex Azzurro, Istruttore nazionale (e Guida alpina dal 2009), nonché direttore dei corsi di sci nordico del Collegio dei maestri del Veneto. Con questa domanda è iniziata un’avventura del tutto insolita che merita di essere raccontata con la stessa mano di Picco.

“È l’autunno scorso quando Magda mi chiama facendomi la fatidica domanda. Sì, proprio Magda Genuin, la stessa che anni fa si allenava insieme a me nelle Fiamme Oro, ma soprattutto quella che negli anni successivi, gareggiando nell’Esercito, riusciva a regalare all’Italia ben 12 podi (4 le vittorie) in Coppa del Mondo!

Magda Genuin ai Giochi olimpici di Vancouver 2010 

Ma perché proprio la Spagna?

Anni addietro, durante la militanza nel massimo circuito, Magda conobbe e si innamorò di un tecnico spagnolo, e in seguito decisero di stabilirsi a Jaca per vivere e crescere i loro figli.

Da quando sono Direttore dei corsi Maestri di sci di fondo del Veneto, in più occasioni Magda aveva proposto la stessa possibilità, ma questa volta c’era una grande novità: avevano costruito una nuovissima pista di skiroll. Da qui descrizioni del posto, foto, link… ormai il tarlo rodeva la mia mente!

A questo punto il passo successivo era raccogliere il consenso del Direttivo del Collegio Regionale Maestri. Insomma, la Spagna non è proprio dietro l’angolo. Soprattutto non è una meta dello sci di fondo, anzi, sembrava piuttosto di proporre una vacanza per svernare al caldo.

Tuttavia, dopo i primi alcuni sguardi titubanti, il Presidente e tutti i Consiglieri, danno parere positivo. Da quel momento il consenso cresce in maniera esponenziale fino alla partenza. L’appoggio e il sostegno del direttivo è totale.

Il nuovo step sarebbe stato creare un’esperienza a tutto tondo, dove tecnica e didattica fossero sì al centro del programma, ma miscelati con molti altri argomenti quali: inglese, storia, cultura, geologia, flora, fauna, usi e costumi. La cosa più importante comunque è che in quei posti si scia, e lo si fa alla grande!

Dopo una lista interminabile di messaggi e chiamate il progetto inizia a prendere forma. Logicamente la rete di amicizie e conoscenze di Magda fanno la differenza. Era mia intenzione far vivere ai ragazzi una grande esperienza, contenendo però le spese. Imporre un viaggio così sarebbe stato un errore, per cui la decisione è stata proprio degli aspiranti maestri stessi:  intraprendere il progetto o rimanere sulle conosciute piste italiane.

Era fondamentale proporre qualcosa di “figo”, senza però influire troppo su un costo già fissato. Ad aprile, così, illustro il progetto ai ragazzi ed il giorno successivo procediamo con la votazione segreta: 26 a 3! È fatta!

Il giorno del volo arriva velocemente, il periodo scelto infatti è l’ultima settimana di maggio. La cosa bella di un corso del genere è che dall’incontro all’aeroporto, fino al rientro in Italia, ci si muove e si vive tutti insieme, stimolando le dinamiche di gruppo e conoscendo molto meglio i compagni di viaggio. Già durante il volo iniziamo i lavori di teoria e visto che, causa maltempo, io tragitto diventa un po’ più lungo, ne approfitto per consegnare loro questionari un po’ più lunghi del solito!

Il primo giorno su suolo spagnolo ci attende un comitato d’onore! Nel Municipio di Jaca stringiamo la mano al Sindaco, Juan Manuel Ramón, all’Assessore allo sport, Domingo Poveda e a Carlos Lannes, Direttore sportivo FADI (Federazione Aragonesa Deporte de Invierno) e responsabile del biathlon RFEDI (Real Federation Espanola Deporte de Invierno).

Gli stessi ci illustrato il proprio territorio, ma soprattutto ci fanno subito sentire a casa, dandoci il benvenuto, mettendosi a nostra disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione. Inizia così un rapporto che credo proprio preseguirà per sempre. Ci mettono anche a disposizione i pulmini necessari negli spostamenti interni, con la possibilità di utilizzare la pista in forma gratuita.

Via, dunque, con i primi lavori sugli skiroll, inizialmente a Jaca, in seguito a Candanchù, dove da ottobre vi è la pista per lo skiroll.

Si trova a circa 1600 mt. di quota, si presta all’allenamento, ma è adatta anche ai lavori destinati alla formazione in quanto presenta un grande campo scuola con tutte le pendenze possibili, mantenendo però un livello di difficoltà medio.

Durante l’intero periodo gli allievi maestri hanno potuto migliorarsi tecnicamente grazie alle lezioni riguardanti gli alti livelli e alla correzione video. Si è cercato inoltre di far capire come un maestro debba comunicare e debba presentarsi per proporre un’offerta turistica sempre più moderna ed accattivante.

L’intero gruppo di Istruttori di fondo del Veneto, che collabora durante tutto il corso, crede molto nel dover formare maestri non solo competenti nella tecnica e nella didattica, ma preparati anche su materie parallele quali: cultura generale, aspetti medici e sicurezza, geologia, flora e fauna, conoscenza della montagna a tutto tondo, altre attività sportive.

Proprio questo può essere riassunto in quel “molto di più” che la Spagna ci ha offerto. Il programma si è arricchito di tante esperienze. Visite guidate in inglese alla fortezza della Ciudadela a Jaca (esempio di fortificazione spagnola del XVI secolo) e alla stazione di Canfranc (stazione e dogana ferroviaria, crocevia di interazioni e spionaggi tra Spagna e Francia, ora albergo di lusso e museo allo stesso tempo). Poi una lezione di Yoga con particolare attenzione sulla respirazione nelle varie posizioni corporee.

Arriva anche il giorno di un’escursione. L’obiettivo è di immergerci nei Pirenei e scoprire la geologia, la flora e la fauna locali. Ci accompagna Andrés Fondevila, un Istruttore di sci del posto che oltre ad essere biologo è anche un profondo appassionato di queste montagne.

Una mattinata è dedicata alla visita della nuova stazione sciistica frontaliera di Le Somport (Francia). È molto interessante scoprire com’è organizzato un centro totalmente organizzato per lo sci di fondo: struttura, entrate, noleggio, numeri d’ingresso, funzionamento e spazi occupati.

Morale della favola, non possiamo che essere contenti del lavoro svolto tra l’altro accompagnati da un meteo più che buono,  malgrado temperature non tipicamente “spagnole”. Dunque, programma rispettato alla lettera!

Credo che conoscere un’altra realtà sportiva e turistica, sia molto importante per la nostra categoria, troppe volte orientata a vedere solo la propria vallata e distratta nel capire cosa succede nel paese limitrofo, riluttante nel creare collaborazione con colleghi amanti dello stesso sport.

Durante una cena con Jose Ricardo Abad e Calos Lannes, rispettivamente Presidente e Direttore sportivo FADI (Federazione Aragonesa Deporte de Invierno), si è cercato di creare collaborazioni future tra il Veneto e l’Aragona.

Ringrazio gli allievi maestri che con il loro entusiasmo e il loro rispetto hanno reso possibile ed interessante l’intera esperienza; Magda Genuin, Pierluigi Costantin e Pietro Frigo che in qualità di istruttori hanno dato del loro meglio lavorando professionalmente come una vera squadra.

Un grazie anche al Direttivo del Collegio maestri del Veneto nella persona di Luigi Borgo, sempre orientato a migliorare e migliorarci. Senza dimenticare le segretarie Cinzia e Valentina che tra prenotazioni e voli sono state molto impegnate.

Infine, ma non per ultimi, devo ringraziare gli autisti; Cristina Ara, Carlos Fernandez e Andres Fondevilla, amici di Magda, (ora anche nostri) che ci hanno accompagnati da e per l’aeroporto mettendo a disposizione il loro tempo in forma gratuita e dimostrando tutto il calore dell’Aragona e dei propri abitanti.

In questi luoghi ove passa il famoso Cammino di Santiago, ci siamo sentiti Pellegrini alla ricerca del sapere. Grazie Magda che hai reso tutto questo possibile e grazie Spagna! L’esperienza spagnola con Magda Genuin

(di Andrea Piccoliori)

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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