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L’Italia per Kvitfjell, con Paris che punta alla vittoria e Abruzzese e Bernardi a giocarsi il debutto

L’Italia per Kvitfjell, con Paris che punta alla vittoria e Abruzzese e Bernardi a giocarsi il debutto.
Sono nove gli azzurri convocati per discesa e super-g sulla “Olympiabakken”: Domme in Norvegia ha trionfato quattro volte, doppia novità nel gruppo (privo di Alliod, Franzoso e Franzoni) con due giovani che si giocheranno in prova la possibilità di esordire in CdM.

Ecco l’Italia per Kvitfjell, ultime gare di velocità della stagione prima delle finali di Saalbach.

Sono nove gli atleti convocati dal direttore tecnico Max Carca, con cambiamenti importanti rispetto a Kitzbuehel e Garmisch; con Alliod che ha terminato anzitempo la stagione causa mononucleosi, mentre Franzoso e Franzoni si dedicheranno alla Coppa Europa, ecco l’inserimento di due possibili debuttanti nel massimo circuito.

Si tratta di Gregorio Bernardi (classe 2004), fresco di titolo tricolore Giovani in discesa a La Thuile e pure dell’argento juniores a livello mondiale, e Marco Abbruzzese (classe 2002) che da tempo gravita a buoni livelli in Coppa Europa, al fianco di Dominik Paris, Christof Innerhofer, Florian Schieder, Mattia Casse, Nicolò Molteni, Pietro Zazzi e Guglielmo Bosca.

In programma sabato 17 la discesa e domenica 18 febbraio il super-g, sempre alle ore 12.00, con le due prove nel menu per le giornate di giovedì e venerdì. La squadra azzurra può schierare fino a otto atleti in discesa e altrettanti (sette più Schieder che ha il posto fisso) in super-g, ecco che per Bernardi e Abbruzzese sarà fondamentale vedere come andranno i test cronometrati.

La pista Olympiabakken è particolarmente gradita a Paris, vincitore in ben quattro occasioni

(2019 e 2022 in discesa, 2016 e 2019 in supergigante), l’albo d’oro della tappa norvegese registra pure i trionfi di Peter Fill in super-g nel 2017, Werner Heel in discesa nel 2008, Alessandro Fattori in super-g nel 2002, Kristian Ghedina nella stessa specialità due anni prima e Werner Perathoner in super-g nel 1995. L’Italia per Kvitfjell con

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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