Luigi “barullino” Attanasio, il sogno arriva da Cozenza.
Lui è Gigio, oppure cinghiale, in alternativa Barullino, ma l’anagrafe non ha dubbi, Luigi Atanasio, il ragazzino di 14 anni che si è mangiato in un “sol boccon” gli Interappenninici che si concluderanno domani all’Abetone col team Evemt. “Per la verità tra i bocconi ci mettiamo anche quello amaro dello slalom“.
Andrea Barulli, il suo allenatore è molto felice di quello che ha combinato in questi giorni il suo pupillo, però tra i rapid gates… “L’ha buttata via nella seconda dopo che era nettamente in testa nella prima. Peccato, avrebbe fatto tripletta“. Eh già perché Gigio, cinghiale, Barullino ha vinto anche in gigante e in superG. Anzi a dire il vero in gigante ha letteralmente dominato se prendiamo in mano le classifiche.
Due secondi al secondo, due secondi e mezzo al terzo che era arrivato nella stessa posizione anche all’Alpe Cimbra. Ma chi è… Luigi Atanasio, un demonio?
“Ma no, è soltanto un ragazzino che pare abbia già le idee molto chiare – riprende Barulli – e si comporta da atleta adulto.
Precisiamo, nessuna sindrome di Hirscher o testa montata all’inverosimile. Gigi rimane sempre un normalissimo ragazzo di 14 anni, con la differenza che ha preso la cosa con una serietà incredibile. Finisce un allenamento, conclude una gara, la prima cosa a cui pensa è rimettere a posto come si deve la sua attrezzatura, Head per la precisione. Una cura quasi maniacale. In realtà si tratto solo di una grande educazione”.
E qui entra in ballo papà Luca, maestro di sci, appena diventato allenatore. Tre anni fa lo ha messo nelle grinfie di Andrea: “Luca è un mio carissimo amico e Gigi è come fosse un nipote. Una bellissima famiglia con i valori sani, disposta a fare notevoli sacrifici, corrisposti da Luigi non per i risultati, ma per come ha affrontato questa avventura sportiva“.
Eh sì perché Barulli lo allena sulle nevi di Roccaraso, ma Gigi abita a Cosenza, a 5 ore di auto dalla stazione Abruzzese. “A volte fa su e giù anche tre volte alla settimana. Sai cosa vuol dire? È proprio nato e cresciuto per fare la vita da atleta, perché, ripeto, il modo con cui si rapporta con lo sci ha i tratti di un adulto non di un adolescente.
Ha lo sci dentro. Se vede un graffietto sulla serigrafia passa ore a cercare di pulirla! Non tutti a questa età urano il materiale come in realtà si dovrebbe“.
Gigi è venuto fuori proprio quest’anno: “Sì. racconta Bru – perché si è sempre distinto anche nei primi anni di gare, ma se la giocava con tanti altri. Quest’anno sta facendo la differenza. Diciamo che per ora ha solo preso una buona strada. Che è ancora lunghissima!”
Allora adesso cerchiamo di capire il perché dei soprannomi. “Dipende tutto dal suo fisico che assomiglia molto al mio. Insomma non si può dire sia alto e slanciato, un Barulli in miniatura insomma! Ed ha una forza e una determinazione di un cinghiale!”
Luigi che fa il primo anno di liceo ed è tesserato per il Settecolli Cosenza, ma del Comitato Campano, ha vinto, nella categoria ragazzi, il gigante davanti ad Edoardo Lallini del Livata e ad Andrea Passino del Cimone Ski Team.
Nel superG ha avuto la meglio, invece su Gabriele D’Arpe del Cimone Ski, mentre bravissimo ancora Lallini a concludere terzo, a un decimo dalla piazza d’onore. Attanasio ha mancato, come detto, lo slalom che invece è stato preda di Anthony D’Antonio, atleta dello sci club Vesuvio.
A mezzo secondo Sebastiano Cirrincione, dell’Eur, mentre terzo posto per Lucio Materazzo del Sai Napoli. Bravi tutti! Per i primi tre significa partire agli Italiani nel primo gruppo. Luigi “barullino” Attanasio il