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Maestri di sci: Collegio Abruzzo e aspiranti candidati del Consiglio vicini alla pace?

Maestri di sci: Collegio Abruzzo e aspiranti candidati del Consiglio vicini alla pace?
C’è una certa maretta tra i maestri di sci dell’Abruzzo, circa 700 professionisti dell’insegnamento, che da diversi mesi si trovano al centro di polemiche nemmeno così leggere. Il Collegio regionale, presieduto da Francesco Di Donato che è anche Sindaco di Roccaraso, ha dovuto difendersi in tribunale, in rappresentanza del Collegio, da alcuni colleghi maestri, per una faccenda, per così dire, antipatica, perdendo finora in ogni giudizio.

Non è mai bello quando per risolvere questioni che riguardano il “nostro” mondo bisogna fare ricorso a un giudice, ma è stata l’unica soluzione per cercare di mettere fine a una lunga serie di incomprensioni, principi e prese di posizione sia pratiche che concettuali. La luce in fondo al tunnel inizia a vedersi. È ancora lontana ma ci sono buone possibilità che si arrivi alla soluzione della vicenda che ora sintetizziamo.

Il Collegio dell’Abruzzo prevede un elenco speciale dove confluiscono quei maestri che per varie ragioni devono sospendere per un tot di tempo l’attività. Per maternità, ad esempio come capitato a Simona Di Padova, madre della piccola Carola o per disabilità come quella che con tanto orgoglio si porta dietro Pietro Trozzi, originario di Pescocostanzo. Ebbene, entrambi, con l’aggiunta di Gianluca Di Girolamo, si erano candidati come Consiglieri del Collegio che avrebbe dovuto eleggere il nuovo direttivo nel maggio scorso, ma che non ha potuto procedere proprio per queste questioni legali.

Il Collegio ha rifiutato tali candidature poiché un punto del regolamento interno, nega a chi appartiene all’elenco speciale, il diritto di voto e la possibilità di candidarsi. A questo punto è stato fatto ricorso al Tar che ha dato ragione a Simona, Pietro e Gianluca.

la maestra di sci Simona Di Padova

Il Collegio allora si è costituito in appello al Consiglio di Stato. Ma anche in questo caso la Corte ha dato torto al Collegio. La sentenza definitiva ci sarà, comunque, a età maggio 2023. In mezzo a questo trambusto, a gonfiare ancor di più le polemiche da una parte e dall’altra, è ritornato fuori il principio secondo il quale un maestro di sci disabile che si muove sulla carrozzina non ha le capacità motorie necessarie per poter svolgere il lavoro di maestro.

Pietro, tuttavia, non ha alcuna intenzione di pretendere questo, ma le discussioni sono scivolate verso questa e altre pieghe. Commenti fuori luogo che nulla hanno a che fare con la vicenda, ma si sa che sui social si legge di tutto e di più. Come l’accusa rivolta ai tre aspiranti candidati rei di aver infangato la categoria. Di Donato, attraverso la stampa, spiega, invece, che nell’operato del Collegio non vi  alcun atto discriminatorio e che le sentenze saranno sicuramente ribaltate.

È evidente che la situazione è scappata di mano e una rivalità tutto sommato sportiva si è spostata sul campo di una violenza verbale fuori controllo.

Pietro Trozzi

Alla fine, quello che conta è il verdetto dei giudici. Il tribunale ha infatti espresso un principio secondo il quale ciò che prevede l’elenco speciale del Collegio è totalmente discriminatorio, pertanto, coloro che vi appartengono e hanno volontà di candidarsi, possono farlo, diritto di voto compreso.

I magistrati devono essere giunti anche a una considerazione estremamente semplice, pensando soprattutto alla situazione di Pietro: in Consiglio si rimane più che mai seduti e quello che deve funzionare a pieno regime è senz’altro la testa.

Tuttavia, nonostante la sentenza parli in maniera piuttosto chiara, il parapiglia non si è placato. Francesco Di Donato ha rilasciato diverse dichiarazioni sui quotidiani locali respingendo qualsiasi accusa in difesa dell’operato del Collegio, sostenendo di avere l’appoggio di tantissimi maestri della Regione. La parte avversaria non è stata ferma e non ha mai smesso di farsi sentire sui social, ricorrendo persino a una raccolta firme che evidentemente ha convinto la commissione di vigilanza della Regione a convocare il Collegio per un chiarimento, nei prossimi giorni.

A questo punto ci si augura che si trovi al più presto una soluzione, che torni la pace e soprattutto che venga indetta l’elezione per il rinnovo del Collegio con i candidati che ne hanno diritto. E come sempre, che vinca il migliore!

ALCUNI ARTICOLI CHE HANNO TRATTATO L’ARGOMENTO

Il Gazzettino: Leggi qui
Abruzzolive: Leggi Qui
Il Centro: Leggi Qui
Il Germe: Leggi Qui
Corriere Peligno: Leggi Qui
Pescara City: Leggi QuiMaestri di sci: Collegio Abruzzo Maestri di sci: Collegio Abruzzo Maestri di sci: Collegio Abruzzo

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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