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Marco Odermatt il grande assente ma simbolo di Adelboden

Ad Adelboden non si parla d’altro che di marco Odermatt, il grande assente di oggi ma incoronato simbolo della Chuenisbärgli. Il suo volto compare dappertutto, sui muri, sui cartelloni, sui depliant di presentazione dell’evento. E il fatto che si sia infortunato in Alta Badia e che dunque non possa essere oggi tra i protagonisti, poco importa. Marco è il nuovo simbolo dello sci elvetico. Almeno da queste parti la pensano così.

Dinnanzi a tali celebrazioni, il 22enne talento di Buochs non poteva certamente sottrarsi dall’essere presente. E infatti sarà assolutamente protagonista al parterre d’arrivo per ricevere il giusto applauso dal pubblico, che come sempre qui è numerosissimo.

Marco ieri, in conferenza stampa, ha anche annunciato che conta di rimettere gli sci la settimana prossima. Almeno ci proverà. Riguardo alla possibilità di ripresentarsi al cancelletto di partenza non v’è ancora certezza. Ma lui dice: “Il sogno è quello di essere in partenza al  superG di Kitzbühel, anche se l’ipotesi è abbastanza azzardata. Molto più probabile la mia presenza al gigante di Garmisch“.

Ricordiamo che Marco sulla Gran Risa ha rimediato la rottura del menisco esterno del ginocchio destro. Il giorno dopo la gara si è sottoposto a un’operazione in artroscopia presso alla clinica di Zurigo.

Il fenomeno svizzero ha già affrontato tre volte la Chuenisbärgli in Coppa del Mondo, ottenendo, come migliore risultato, un decimo posto nell’edizione scorsa vinta da Hirscher su Kristoffersen e Fanara. Non si era qualificato per la seconda manche nei due anni precedenti.

About the author

Maria Rosa Quario

NINNA QUARIO È nota nel Circo Bianco per aver fatto parte della “Valanga Rosa” tra il ’78 e l’86. Milanese doc, da tempo si è trasferita a La Salle, in Valle d'Aosta. Ha conquistato 4 vittorie in Coppa del Mondo e un totale di 15 podi, tutti in slalom, oltre a una “bella” collezione di piazzamenti nelle gare a medaglia: 4° posto all’Olimpiade di Lake Placid 1980 (a 3/100 dal bronzo), 5° al Mondiale di Schladming 1982 (era in testa a metà gara) e 7° ancora ai Giochi, a Sarajevo 1984.
Dopo il ritiro dall’agonismo, nel 1986, si è dedicata al giornalismo e collabora con Sciare dal 1999.
Per la nostra rivista è stata a lungo la depositaria di tutto ciò che riguarda l’agonismo e ha seguito anche il programma test, in particolare i Test Junior. La sua lunga carriera giornalistica (ha collaborato anche con il quotidiano Il Giornale e con Infront Sports & Media seguendo da vicino quasi tutte le gare di Coppa del Mondo) si è interrotta nel 2022, quando ha deciso di cambiare vita per dedicarsi ad altre passioni.
Non ha però abbandonato del tutto la sua collaborazione con Sciare, per cui ora scrive in modo meno intenso e continuativo. E’ mamma di Federica Brignone, uno dei più grandi talenti della Squadra nazionale Italiana di sci alpino, e di Davide, suo allenatore dal 2017.