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Maria Rosa Quario, il libro “Due vite”: lo slalom parallelo con Federica

In libreria dal 5 novembre, il primo libro dell’ex campionessa e giornalista racconta mezzo secolo di sport, maternità e montagna. Da Thöni a Brignone, dalla Valanga Rosa al podio del presente.

Si intitola “Due vite. Lo slalom parallelo con mia figlia Federica Brignone” (Edizioni Minerva) il primo libro di Maria Rosa Quario, ex regina dello slalom e voce storica del giornalismo sportivo.
Un memoir che non è solo racconto familiare, ma ritratto di un’Italia che ha imparato a conoscersi guardando le montagne.


Una madre, una figlia, la stessa pista

C’è una madre che ha indossato il pettorale della Valanga Rosa e una figlia che ha riscritto la storia dello sci mondiale.
Maria Rosa e Federica: due linee parallele che non si sono mai divise, nemmeno quando la vita le ha costrette a correre su tracciati diversi.
Una, elegante e misurata, vincitrice di quattro gare di Coppa del Mondo e protagonista alle Olimpiadi di Lake Placid e Sarajevo.
L’altra, istintiva e feroce, campionessa del mondo, doppia vincitrice della Coppa del Mondo generale (2020 e 2025) e atleta italiana più vincente di sempre.
Due generazioni, un’unica inclinazione: scendere, cadere, rialzarsi.


Lo sport come lingua di famiglia

Ninna e Fede tra Nonna Adriana

“Ho iniziato a scrivere – confessa Quario – pochi giorni dopo aver lasciato il giornalismo. Avevo bisogno di raccontare, prima che i ricordi svanissero.”
Il risultato è un libro che scorre come una discesa lunga e precisa: la partenza incerta, il ritmo che cresce, il traguardo che commuove.

Dentro c’è tutto: i camper delle trasferte, le discussioni familiari, i silenzi da bordo pista, le risate, le paure.
E c’è Davide, fratello di Federica e suo allenatore, il punto d’equilibrio in una famiglia che della neve ha fatto un mestiere e una filosofia.

Dal cancelletto alla penna

Campionessa negli anni ruggenti della Valanga Rosa, Maria Rosa Quario è stata una pioniera: atleta quando lo sci era lana e coraggio, giornalista quando la voce femminile era ancora una rarità.
Ha raccontato trentacinque stagioni di Coppa del Mondo, nove Olimpiadi e sedici Mondiali per testate e media internazionali, da Il Giornale a Infront Sports & Media.
Oggi si racconta con la libertà di chi ha smesso di cronacare gli altri per ritrovare sé stessa.


Due vite, un unico pendio

Il libro attraversa sessant’anni di sport e costume italiano, dal boom turistico degli anni Sessanta alla neve tecnologica di oggi.
Dalla lana ai materiali high-tech, dai silenzi dei boschi ai riflettori dei social, “Due vite” diventa così anche il ritratto di un mondo che cambia — ma non perde la sua anima bianca.

“Non è un libro su Federica”, scrive l’autrice. “È il racconto delle nostre due vite. Due modi diversi di affrontare il mondo, un unico grande amore: lo sci.”


Una storia di donne, montagna e libertà

Nel dialogo tra madre e figlia c’è tutto ciò che lo sport sa insegnare: la misura, il limite, il tempo.
Ma anche ciò che nessuna medaglia può raccontare: la maternità, la solitudine, la forza di reinventarsi.
Quario non nasconde nulla: la fatica di conciliare lavoro e figli, le crisi, le rinascite. E lo fa con la penna ferma e ironica di chi ha imparato a cadere bene.


Un album di memoria e bellezza

Arricchito da un inserto fotografico inedito, tratto dall’archivio di famiglia, il libro diventa un viaggio sentimentale:
le prime gare di Maria Rosa a Courmayeur, le Coppe di Federica, gli sguardi complici tra madre e figlia sulle piste del mondo.

Un lascito affettuoso, ma anche un manifesto di libertà: perché nello slalom della vita non conta solo la linea più veloce, ma quella più vera.


Due vite – Lo slalom parallelo con mia figlia Federica Brignone
di Maria Rosa Quario Maria Rosa Quario il libro
Edizioni Minerva – in libreria dal 5 novembre 2025 (Clicca qui)

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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