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Marta Bassino danza sul ghiaccio di Kranjska Gora

Marta Bassino danza sul ghiaccio di Kranjska Gora con la grazia di una pattinatrice. Con la sua solita azione elegante, leggera ed efficace comanda la prima manche con 27 centesimi di vantaggio sull’elvetica Michelle Gisin. Che con una sciata opposta, dimostra di non sapere affatto che cosa sia il freno. Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin inseguono sulla stessa linea. 51 i centesimi accumulati dalla slovacca, 54 dall’americana, che ha collezionato la maggior parte del suo ritardo nelle ultime dieci porte.

Si pensava che sul vetro della Podkoren 3 Tessa Worley potesse incidere di più, invece con 85 centesimi si ritrova al quinto posto. Appena davanti a Federica Brignone che non riesce a incidere. Lo testimonia il ritardo di 1″04, insolito per una leader come lei. Tuttavia se la può ancora giocare, anche perché alle sue spalle le altre sono abbastanza lontane. Meglio se riuscirà a sciare con meno rigidità, atteggiamento assunto in questa prima, dove ha sciato bene ma ha perduto centesimi porta dopo porta. Impresa decisamente proibitiva per Sofia Goggia, che forse ha sciato con eccesso di rispetto. 2″72 il ritardo, ma la qualifica non è per niente a rischio dal momento che dinnanzi a simili difficoltà, chi ha indossato numeri più alti, se l’è vista male.

Dunque nessun problema anche per Elena Curtoni che è 14esima a +2″19. Poteva andare ancora meglio se non avesse sbagliato nel punto peggiore, poco prima del falsopiano che anticipa il muro finale. Dalla sua c’è che l’atteggiamento tecnico è simile a quello di Michelle Gisin: puntare più alla velocità che all’esecuzione perfetta della curva.

Da sottolineare la super manche dell’americana Nina O’Brian che ha concluso al settimo posto a soli 1″38 da Marta. Ma anche il gran tempo dell’austriaca Ramona Siebenhofer che sta vivendo una netta trasformazione tecnica. Da velocista e gigantista! Ottava miglior tempo a +1″39 col pettorale 25. Poi soddisfazione anche per Adriana Jelinkova che col 32 si è infilata al 12esimo posto a +1″91

Tra le deluse sicuramente Wendy Holdener, che è uscita a metà percorso e Alice Robinson che proprio non riesce a ingranare. La neozelandese fa tratti da numero uno, ma pi si perdere Quando ritroverà la costanza potrà finire nella lotta per la vittoria.

Le altre Azzurre: Luisa Matilde Maria Bertani, a oltre 3 secondi a metà percorso, ha avuto un’amnesia sul cambio di pendenza che invitava sull’ultimo muro, ed è uscita. È rimasta fuori dalle trenta per un soffio Valentina Cillara Rossi che ha concluso con un gap di +3″99 al 33esimo posto. Fuori dal tracciato, invece Laura Pirovano, Roberta Midali e Roberta Melesi

 

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).