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Matilde Lorenzi: “il ricordo che unisce”: venerdì 12 all’Auditorium di Mortara

Ci sono nomi che, pronunciati, non evocano soltanto un volto o una storia, ma un’intera costellazione di emozioni. Matilde Lorenzi è uno di questi. La sua assenza pesa, eppure la sua presenza continua a vibrare nelle parole, nei ricordi, nelle piste che ha solcato con la leggerezza e la forza dei suoi vent’anni.

Il 12 settembre, alle ore 20.45, l’Auditorium di Mortara (PV) diventerà un luogo di memoria e di futuro. Non un santuario del dolore, ma una casa di dialogo, condivisione e speranza. L’evento – dal titolo “Matilde Lorenzi: il ricordo che unisce” – è un invito a trasformare la perdita in eredità, il silenzio in testimonianza, la commozione in responsabilità.

La serata sarà aperta dal saluto delle autorità cittadella cittadina pavese che ha voluto dedicare il suo patrocinio unitamente al Comitato Fisi delle Alpi Centrali. Segno che la memoria di Matilde non appartiene soltanto alla sua famiglia o al mondo dello sci, ma a una comunità intera che riconosce nella sua storia un patrimonio collettivo.

Poi, il momento forse più significativo: la presentazione della Fondazione Matilde Lorenzi, nata per custodire e proiettare nel futuro i valori che Mati ha incarnato. Non soltanto il talento sportivo, ma la sua solarità, la generosità, l’instancabile energia con cui affrontava ogni sfida.

Il dialogo con i genitori, Adolfo ed Elena, guidato da Marco Di Marco, direttore della rivista Sciare, si annuncia come un passaggio di rara intensità: un racconto che non sarà solo familiare, ma universale. Perché chi ha vissuto accanto a Matilde sa restituire non soltanto l’immagine di una figlia amata, ma il profilo di una giovane donna che appartiene a tutti coloro che credono nello sport come scuola di vita.

Sarà poi la volta dei giovani atleti: le loro domande, le loro voci fresche, il loro bisogno di capire e imparare. Non è un dettaglio: sono loro, con i loro occhi rivolti al futuro, la ragione più profonda di questa serata. E accanto a loro, i genitori, che conoscono le gioie e le paure di chi accompagna i figli sulle piste, in quel delicato equilibrio tra sogni da coltivare e sicurezza da garantire.

E proprio la sicurezza sarà uno dei temi centrali. Lo sci è libertà, volo, bellezza pura, ma è anche disciplina che richiede attenzione e responsabilità. Prevenzione non significa limitare, ma proteggere. È il primo passo perché i sogni possano crescere senza infrangersi.

A dare sostegno e autorevolezza a questo percorso ci sarà la FISI – Comitato Provinciale di Pavia, a ricordare che lo sport, quando è educazione, non si limita a formare atleti, ma cittadini consapevoli e il negozio di Mortara TuttoSci, sempre vicino ai club del pavese.

La conclusione sarà un abbraccio corale, un messaggio di speranza: la memoria di Matilde non appartiene al passato, ma scorre come una linfa che alimenta il presente e prepara il futuro. Perché ricordarla significa credere che nulla va perduto quando viene trasformato in valore, in comunità, in amicizia.

E allora sì: Matilde Lorenzi non è solo un ricordo. È una promessa che continua a unire.

Appuntamento venerdì 12 settembre – h 20:45 – Auditorium di Mortara (PV), viale Dante 1 Mortara (ingresso libero)

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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