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Nasce “Fisi Compliance”, un protocollo d’intesa tra atleti e Istituti scolastici

Nasce “Fisi Compliance”, protocollo d’intesa tra atleti e Istituti scolastici
La Fisi scende in campo per tutelare il cammino scolastico dei ragazzi con un protocollo d’intesa denominato “Fisi Compliance” (conformità).  Scuola e sport, un rapporto sempre complicato, anche se college e licei sportivi hanno migliorato nell’ultimo decennio un po’ la situazione. Il problema maggiore riguarda il numero elevato di assenze che diventano inevitabili quando l’attività agonistica aumenta di intensità. Per questo motivo esistono regole già attive per cui la mancata presenza a scuola per motivi sportivi (certificati) non deve essere presa in considerazione nel totale massimo di assenze previste (1 / 4 del monte ore annuale).

Ebbene, nonostante le regole siano ben chiare, non tutte le scuole le rispettano. Così capitano interrogazioni o verifiche al lunedì, sovrapposizione di verifiche nello stesso giorno…

Insomma, basta che un paio di professori del Consiglio di classe  si mettano di traverso perché il ragazzo non venga ammesso all’anno successivo e in molti casi nemmeno il dirigente scolastico può ribaltare la situazione. Il Collegio dei docenti può infatti ritenere che le troppe assenze, pur rientrando nelle deroghe previste, impediscano di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo (Art. 14, comma 7. DPR 122/2009).

Certamente si può fare ricorso al Tar per ottenere giustizia ma questo comporta un notevole dispendio di tempo, soldi e un rapporto tra alunno e professori che finisce per essere inevitabilmente compromesso.  Ci sono episodi anche recenti di ragazzi costretti, dopo il primo quadrimestre, a cambiare scuola.

Per superare questo impasse ecco una mossa appena varata dal Consiglio Federale della Fisi: Il “Fisi Compliance” è un protocollo d’intesa tra la Federazione e gli istituti che, sottoscrivendolo, mettono gli studenti al sicuro da qualsiasi spiacevole sorpresa. Tre i punti di questo “patto”:

1) L’Istituto Scolastico si fa parte diligente per adeguare l’offerta formativa, l’organizzazione delle lezioni e delle verifiche affinché l’attività sportiva, in particolare verso gli sport invernali, sia centrale nell’attività formativa, coordinando il proprio corpo docenti affinché manifesti la maggiore disponibilità possibile verso gli atleti degli sport invernali nella contemperazione della propria attività sportiva e scolastica. Si rende altresì disponibili ad avviare, compatibilmente con le risorse a disposizione e con lo sviluppo dell’attività formativa, tutte le iniziative volte all’avvicinamento agli sport invernali.

2) L’istituto Scolastico si impegna affinché con gli atleti di alto livello certificati dalla FISI come tali, nell’accezione data dal MIUR con il Decreto ministeriale n. 279 del 10 aprile 2018 e successive mm.ii. (successive modificazioni e integrazioni), sia adottato un format di Progetto Formativo Personalizzato (PFP) conforme a quanto allegato al presente.

3) la FISI individua l’Istituto Scolastico sottoscrivente come partner per lo sviluppo di un progetto pilota mirato all’accrescimento formativo e culturale dei propri atleti e si impegna a pubblicizzare e diffondere l’iniziativa tra i propri atleti e le società affiliate, affinché trovino in questa partnership un supporto alla cooperazione tra lo sport di alto livello e la scuola. A tal fine, la FISI riconosce all’Istituto Scolastico la possibilità di insignirsi del titolo di Istituto Scolastico FISI COMPLIANCE.

Grazie a Fisi Compliance lo studente all’atto dell’iscrizione alle superiori può verificare se l’Istituto ha sottoscritto questo protocollo proprio per evitare spiacevoli sorprese in corso d’opera.

Una domanda lecita: questo protocollo d’intesa ha valore legale? Lo abbiamo chiesta a Francesco Bettoni, vice presidente Fisi: “No, Fisi Compliance è un gentleman’s agreement che però consente alla Fisi di poter intervenire, evidentemente per spiegare nei dettagli la posizione dell’atleta, qualora dovesse sorgere un caso discutibile. L’eventuale richiamo alla giustizia spetterebbe comunque sempre alla famiglia e non alla Federazione. Inoltre, è prevista la pubblicazione sul sito Fisi dell’elenco delle scuole aderenti quanto prima”.

In copertina l’atleta Federico Romele in azione

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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