Notizie

Olimpiadi 2026: Lombardia pronta a lasciare la sua eredità

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha preso parte al Meeting di Rimini, intervenendo alla tavola rotonda dedicata al ruolo delle infrastrutture come leva di sviluppo integrato e sostenibile in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.

Nel suo intervento, Fontana ha sottolineato la portata dell’impegno lombardo: «In Lombardia stiamo mettendo a terra un investimento complessivo di circa 5,1 miliardi di euro, di cui 440 milioni stanziati direttamente dalla Regione, principalmente attraverso il Piano Lombardia».

Gli interventi: strade, ferrovie, impianti sportivi

La ripartizione dei fondi rispecchia la volontà di incidere in maniera equilibrata sui diversi fronti della mobilità e dell’accoglienza:

  • 40,8% destinato al potenziamento delle infrastrutture stradali;

  • 47% per il miglioramento del trasporto ferroviario e della mobilità sostenibile;

  • 12,2% riservato all’adeguamento e al rinnovamento delle infrastrutture sportive.

«Si tratta – ha spiegato Fontana – di investimenti che seguono le direttrici di accesso verso i luoghi olimpici, ma che allo stesso tempo coinvolgono l’intero territorio lombardo. L’obiettivo è realizzare un sistema unitario, in grado di garantire una rete di accessibilità e mobilità diffusa».

Tre obiettivi strategici

Secondo il presidente, la strategia adottata dalla Regione si muove su tre direttrici:

  1. Mostrare l’eccellenza del sistema Lombardia;

  2. Promuovere i territori;

  3. Investire sull’innovazione.

Un approccio che, come ha ricordato, si lega strettamente al principio di sostenibilità, elemento determinante già nella fase di candidatura. Milano-Cortina 2026, infatti, ha ottenuto i Giochi anche grazie alla scelta di valorizzare infrastrutture esistenti, riducendo così l’impatto ambientale ed economico della manifestazione.

Perché il progetto è sostenibile

Il concetto di sostenibilità, spesso abusato, in questo caso poggia su alcuni punti concreti:

  • riutilizzo delle strutture già esistenti (oltre il 90% degli impianti sportivi è già presente sul territorio), per evitare nuove costruzioni impattanti;

  • investimenti mirati e non faraonici, destinati a opere utili alle comunità anche dopo i Giochi, come strade, ferrovie e palazzetti rinnovati;

  • focus sulla mobilità verde, con quasi metà delle risorse destinate a trasporto ferroviario e soluzioni di trasporto sostenibile;

  • attenzione alle persone, con un accordo regionale per garantire sicurezza e regolarità del lavoro nei cantieri olimpici.

Naturalmente, le critiche hanno senso: ogni grande opera porta impatti ambientali (pensiamo ai cantieri in montagna o all’aumento del turismo). Però rispetto a tante edizioni passate, Milano-Cortina si distingue proprio per aver vinto la candidatura puntando sulla sostenibilità e sul riuso.

Stato e Regione, una sinergia necessaria

«Ciononostante – ha aggiunto Fontana – lo Stato, sollecitato da Regioni ed enti locali, ha riconosciuto la necessità di migliorare le dotazioni esistenti, mettendo a disposizione ulteriori risorse, a cui si è affiancato l’impegno diretto di Regione Lombardia».

Un lavoro condiviso, che punta a lasciare un’eredità concreta e duratura, non solo legata all’evento olimpico, ma capace di incidere sullo sviluppo territoriale a lungo termine.

Sicurezza nei cantieri: l’Accordo con le parti sociali

Tra i punti qualificanti dell’azione lombarda, Fontana ha richiamato l’Accordo sottoscritto con il partenariato economico e sociale per la diffusione delle Linee di Indirizzo per la sicurezza del lavoro nei cantieri delle grandi opere pubbliche e private, incluse quelle olimpiche.

L’intesa ha tre obiettivi principali: promuovere la legalità e l’occupazione regolare. Rafforzare la sicurezza sul lavoro. sensibilizzare imprese e lavoratori sul rispetto delle norme di sicurezza, coinvolgendo direttamente anche le stazioni appaltanti.

Un modello di cooperazione

«Per noi – ha concluso il presidente lombardo – realizzare opere sostenibili significa occuparci con attenzione anche di chi, giorno dopo giorno, lavora nei cantieri per dare alle Olimpiadi le strutture che meritano. Da qui nasce una cooperazione pubblico-privato che consolida il cosiddetto metodo lombardo: ascolto, confronto e ricerca di soluzioni condivise, a beneficio sia dei lavoratori sia della collettività».

Non si tratta soltanto di preparare un evento sportivo, per quanto straordinario e di portata globale. La vera sfida di Milano-Cortina 2026 è quella di trasformare i Giochi in un’occasione di crescita collettiva: infrastrutture più moderne e sicure, territori meglio collegati, comunità che potranno beneficiare, anche dopo che la fiamma olimpica si sarà spenta, di opere e servizi pensati per durare.

Un’Olimpiade, dunque, non come parentesi effimera, ma come punto di partenza: un lascito tangibile per le generazioni future, che potranno vivere la montagna, le città e i luoghi simbolo della Lombardia con nuove possibilità.
E in questo intreccio tra sport, innovazione e responsabilità si trova forse il senso più autentico del termine sostenibilità: custodire il presente, costruendo già il domani.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment