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Olimpiadi invernali 2030: la candidatura delle Alpi francesi congelata fino al 24 luglio

Olimpiadi invernali 2030: la candidatura delle Alpi francesi congelata fino al 24 luglio. Il “terremoto” politico francese dopo le recenti elezioni Europee, ha fatto scattare un campanello d’allarme nel palazzo del Cio. Com’è noto per l’edizione dei Giochi dopo Milano-Cortina c’è soltanto la candidatura francese. Ma questo non è sufficiente per avere il via libera.

Come previsto, ieri l’organismo internazionale ha seguito il consiglio della futura commissione ospitante raccomandando le Alpi francesi come unico candidato per le Olimpiadi del 2030, e la città americana di Salt Lake City per la successiva edizione dei Giochi invernali, nel 2034, penultima tappa prima di questa doppia attribuzione.

La decisione finale verrà però presa dai membri dell’organizzazione olimpica riuniti per la loro 142esima sessione a Parigi, il 24 luglio, due giorni prima della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici estivi.

L’attuale situazione politica in Francia, vale a dire lo scioglimento dell’Assemblea nazionale con un voto in doppio turno previsto il 30 giugno e il 7 luglio, non ha permesso alla commissione esecutiva dell’organismo olimpico, riunita a Losanna di finalizzare i documenti.

Si tratta, nel dettaglio, della garanzia di svolgimento dei Giochi da parte del governo francese e del contributo in partenariato al budget organizzativo dei Giochi Olimpici, da parte delle due regioni Auvergne-Rhône-Alpes e Provence-Alpes-Côte d’Azur e Stato francese.

La garanzia dell’attribuzione delle Olimpiadi sarà firmata dalla persona che può vincolare il governo”, ha spiegato Christophe Dubi, direttore esecutivo dei Giochi in seno al CIO.

Nessuno sa però chi guiderà il governo francese tra le elezioni legislative  e il 24 luglio.

Continuiamo il nostro lavoro collettivo per fornire gli elementi attesi dal CIO nel contesto eccezionale vissuto dal nostro Paese, in vista della 142a sessione del CIO, il 24 luglio”, ha commentato il Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo francese (CNOSF) in un comunicato stampa trasmesso in prima serata sul suo account “X “


Intanto, a Lake Placid oggi venerdì 14 e domani sabato 15 giugno c’è il 72simo congresso della FIL, la Federazione Internazionale dello Slittino. Ne prendono parte rappresentanti di 29 nazioni, seguito nei giorni successivi dal congresso della IBSF, la Federazione Internazonale di bob e skeleton con 33 nazioni aderenti, chiamata ad eleggere le località ospitanti dei Mondiali 2027 (candidate Lillehammer, St. Moritz e Yanqing), 2028 (candidate Innsbruck e St. Moritz) e 2029 (candidate PyeongChang, Park City, St. Moritz e Koenigssee).

E’ la prima volta nella storia che le due federazioni si riuniscono (seppur separatamente) nella medesima località, per una quesitone di sostenibilità. visto che numerosi rappresentanti delle singole federazioni sono spessi gli stessi per tutte queste discipline del ghiaccio.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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