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On Location e Museo Olimpico insieme per un’hospitality senza precedenti

I Giochi Olimpici non sono soltanto gare, record e medaglie. Sono il frutto di una memoria collettiva che unisce epoche, popoli e passioni. E questa memoria ha una casa: il Museo Olimpico di Losanna, custode della più grande collezione al mondo dedicata all’Olimpismo. È da qui che nasce la notizia che oggi incanta: il Museo rinnova la sua collaborazione con On Location, provider ufficiale di hospitality dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 e di Los Angeles 2028.

Dopo lo straordinario successo di Parigi 2024, dove l’esperienza del Museo e la visione di On Location diedero vita a Clubhouse 24 – un progetto premiato con il Silver Bea World Award per la sua capacità di trasformare un luogo iconico come il Palais de Tokyo in uno spazio olimpico inedito e indimenticabile – la formula torna con ambizioni ancora più alte.

Clubhouse 26: il cuore pulsante dell’ospitalità

Milano avrà il suo epicentro culturale e conviviale nella Clubhouse 26, ospitata nel complesso storico dei Dazi, accanto all’Arco della Pace e al Parco Sempione. Non una lounge qualsiasi, ma un rifugio olimpico nel cuore della città: un luogo dove tra una gara e l’altra i visitatori potranno gustare alta gastronomia, immergersi in mostre interattive, contemplare cimeli storici prestati dal Museo Olimpico e lasciarsi rapire da installazioni artistiche. Sarà uno spazio in cui sport e cultura si abbracciano, restituendo al pubblico l’essenza dei Giochi: la celebrazione dell’umanità attraverso il movimento, la bellezza e l’incontro.

Non sarà solo Milano a vivere questa magia. Le Dolomiti accoglieranno a loro volta il pubblico internazionale con Clubhouse 26 Cortina e Clubhouse 26 Livigno, pronte a custodire memorabilia unici e a trasformarsi in veri templi dello spirito olimpico. Anche alcune hospitality lounge sui luoghi di gara si vestiranno di cimeli e narrazioni, perché la memoria olimpica non ha confini, ma si diffonde ovunque ci sia una fiamma da tenere accesa.

Abbinare l’offerta premium di hospitality di Milano Cortina 2026 con gli eventi culturali garantiti dal Museo Olimpico permette di offrire un’esperienza davvero unica”, ha sottolineato Angelita Teo, direttrice del Museo Olimpico.

Siamo onorati di collaborare ancora una volta con il Museo Olimpico per offrire un’esperienza di hospitality oltre ogni aspettativa”, ha dichiarato Will Whiston, EVP Giochi Olimpici e Paralimpici per On Location. “Insieme creeremo momenti indimenticabili di condivisione culturale che celebrano lo spirito dei Giochi Olimpici e rafforzano il legame dei fan con l’evento attraverso modalità innovative e memorabili”.

Parole che raccontano una visione chiara: Milano Cortina 2026 non vuole soltanto accogliere gli spettatori, ma renderli protagonisti di un viaggio che unisce sport, arte, memoria e convivialità.

Dalla memoria al futuro

Il precedente parigino ha insegnato che inserire l’elemento culturale al centro dell’hospitality non è un orpello, ma un valore aggiunto capace di moltiplicare l’emozione. A Parigi le torce olimpiche, i set completi di medaglie, le fotografie e le opere d’arte delle iniziative “Olympism Made Visible” e “Olympian Artists” hanno fatto vibrare l’anima dei visitatori, trasformando l’attesa della gara in un’esperienza indimenticabile. Ora tocca a Milano Cortina raccogliere quel testimone e rilanciare, intrecciando ancora più strettamente sport e cultura.

L’eccellenza di On Location e del Museo Olimpico

On Location, leader mondiale nell’experience premium hospitality, non è soltanto biglietteria o gestione di eventi: è un creatore di esperienze che uniscono brand, aziende e fan al cuore pulsante di eventi come FIFA World Cup, Super Bowl o PGA. Al suo fianco, il Museo Olimpico porta il peso di una storia universale: cimeli, archivi, racconti, programmi educativi che da Losanna al mondo ispirano generazioni intere.

Olimpiade di emozioni

Milano Cortina 2026 non sarà soltanto un’Olimpiade di piste, ghiaccio e medaglie. Sarà un’Olimpiade di emozioni. Nelle Clubhouse 26, il pubblico troverà un riflesso della fiamma olimpica che non brucia soltanto negli stadi, ma anche nelle memorie che ci hanno preceduti e nelle narrazioni che ci accompagneranno verso il futuro.

Una promessa: i Giochi non si esauriranno nel gesto atletico, ma vivranno nell’incanto della cultura e nella bellezza della condivisione. Un capitolo di meraviglia che resterà scolpito nella storia.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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