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Orgoglio per il Collare d’oro conferito a Brignone, Paris Wierer e Windisch

Orgoglio per il collare d’oro conferito a Brignone, Paris Wierer e Windisch.
Informiamo con grande orgoglio che il presidente del Coni Gianni Malagò poco fa ha consegnato il Collare d’Oro per meriti sportivi a Federica Brignone, Dorothea Wierer, Dominik Paris e Dominik Windisch. Presenti tra le autorità nel teatro Del Verdi di Milano, anche Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Carlo Mornati, segretario generale del Coni.


@Ninna Quario

Milano e non Roma non a caso: è l’aria olimpica del 2026 che inizia ad avvicinarsi.

Per Dorothea Wierer si tratta di un bis, avendolo vinto anche nel 2019, poi non consegnato, causa le note restrizioni covid.

Il “Collare d’Oro al Merito Sportivo” può essere concesso agli atleti italiani, che conseguono i risultati o i titoli stabiliti con specifica deliberazione della Giunta Nazionale del CONI. Ai dirigenti sportivi, e nel limite di 5 per ciascun anno, che siano già in possesso della “Stella d’Oro al Merito Sportivo” e che abbiano per oltre quaranta anni onorato lo sport italiano. Alle società sportive, sempre nel limite di 5 per ciascun anno, che abbiano una anzianità di costituzione di almeno cento anni e che siano in attività al momento della proposta di concessione dell’Onorificenza, a cui sia già stata conferita la “Stella d’Oro al Merito Sportivo” ed i cui atleti abbiano conseguito titoli in campo internazionale e nazionale.

Dall’istituzione del Collare d’Oro, nel 1995 e fino all’anno 2013, gli atleti che confermavano il titolo olimpico o iridato, non venivano insigniti nuovamente di tale Onorificenza, ma veniva attribuito loro il Diploma d’Onore.

A partire dall’anno 2014, l’Onorificenza del “Collare d’Oro al Merito Sportivo” può essere concessa agli atleti meritevoli una volta l’anno, e per diverse annualità, nel corso della carriera sportiva.

Agli insigniti di “Collare d’Oro al Merito Sportivo” non può essere assegnata ulteriore benemerenza di grado inferiore a quella già loro attribuita.

Tale riconoscimento può anche essere revocata, per eventuali demeriti sportivi.

Le gioie per lo sci non sono finite qui, perché sul palco sono saliti anche il tecnico dei discesisti Azzurri Alberto Ghidoni e a Fabrizio Curtaz, direttore tecnico del biathlon. Per loro la Palma d’oro!

Poi tantissime stelle di altri sport, molte del ciclismo da Moser a Saronnni, da Adorni a Bugno. Insomma, una giornata da applausi a scena aperta! collare d’oro Brignone Paris

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).