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Pascal Lacroix, da Parigi alla Sardegna, dalle Harley alle Pale di San Martino!

Pascal Lacroix, da Parigi alla Sardegna, dalle Harley alle Pale di San Martino!
Andiamo spesso a cercare tra i tanti attori che colorano il mondo della neve, personaggi che in qualche nodo catturano la nostra attenzione. Atleti, allenatori, esperti di turismo, di attrezzatura, analisti del mercato, giornalisti, responsabili delle istituzioni. Ebbene, in un giorno senza gare (prove superG) ai Campionati Italiani Aspiranti di San Martino di Castrozza / Passo San Pellegrino, ci ha incuriosito il fotografo Pascal Lacroix. No, nessun riferimento al celebre marchio di sci francese. Ma la domanda è, cosa ci fa un fotografo francese all’ombra delle Pale di San Martino? “È il caso, anzi è la vita. Se poi ti dico che in realtà vivo in Sardegna…!”

Pascal è stato ingaggiato dall’U.S Primiero, società che organizza l’evento (e lo sta facendo piuttosto bene) per immortalare i giovani atleti nelle loro performance. E tutti lo stanno inseguendo per avere un ricordo della manifestazione. “È che non ho molto tempo per rispondere, esco di casa alle 6 del mattino e rientro nel tardo pomeriggio. Ma poi non è finita, perché inizia la parte di service. Accidenti, tutto bellissimo per carità, ma che fatica!”.

Sì ma, cosa come sei capitato a San Martino?
Vivevo a Parigi dove sono nato, ma avevo raggiunto la Sardegna per una vacanza.  Poi, sai come vanno le cose, posti bellissimi e mi son fermato lì. Lavoravo per tre villaggi turistici. Un bel giorno conosco un signore della zona del Primiero che lavorava a San Martino. Mi offre di collaborare con lui e non esito un istante. Mai stato in montagna prima di allora ma adoro le avventure. Così per due anni abbiamo collaborato assieme, poi le strade si sono separate e ho proseguito autonomamente.

Hai aperto uno studio?
Prima ho conosciuto il direttore della scuola sci San Martino Giacobbe Zortea, iniziando una collaborazione con loro: lezioni, classiche gare di fine corso…  Ma poi dopo tanti anni, quando ci sono gare di ogni tipo mi chiamano sempre. Con  l’US Primiero lavoro da tante stagioni ormai. Quindi con l’aiuto di Paola, la mia dolce metà, ho aperto un vero e proprio studio.

Non ci si inventa però fotografi dello sci…
Hai perfettamente ragione, ma ci riesco solo perché ho avuto una buona scuola. Da ragazzo a Parigi, dopo la scuola per fotografi, la Fratelli Lumiere, ho iniziaro a lavorare per la Sygma, una delle agenzie fotografiche più importanti al mondo, ora finita agli americani. Passavo ore e ore in laboratorio perché un tempo non esisteva di certo la fotografia digitale. Ti assicuro che quell’esperienza è fenomenale e molto utile ancora oggi. Chiaro che con i telefonini tutti si sono avvicinati alla fotografia, ma in pista se non sai determinate cose, lo sciatore non lo becchi mica se non usi tecnica e strumentazione professionale.

E cosa fotografavi a Parigi?
Di tutto, attualità, ma soprattutto reportage di qualsiasi argomento, compreso lo sport. Poi un bel giorno la svolta quando una mia foto finisce sulla copertina della rivista Paris Match. Comunque non sono tipo da fotografo da ufficio, la mia vita è per così dire, tutta un’avventura e non c’è qualcosa che non ami fotografare. Comprese cerimonie, comunioni, matrimoni. L’importante è metterci sempre passione e professionalità che n qualsiasi clic.

Torniamo in pista allora, non è semplice fotografare lo sci…
Ormai sono tanti anni che lavoro in pista ma credimi, ogni giorno imparo sempre qualcosa. Alla fine è come sciare, non esiste mai una curva uguale all’altra perché le variabili sono infinite. Ed è l’aspetto che più mi piace e appassiona. Poi non ho la pretesa di essere non so chi… Ti dico anche che non utilizzo la post produzione. Non amo la fantascienza! Posso controllare un po’ il contrasto o la luminosità nelle ombre, ma non modifico la realtà.

Finita la stagione di nuovo Sardegna?
Ci andrò sicuramente ma prima magari andrò un po’ in giro. Chissà, magari torno indietro nel tempo e mi presento a qualche raduno Harley quando lavoravo per riviste come Freeway, Bikers Life e Easy Riders o concerti che fotografavo da ragazzo.

E se qualche atleta degli Italiani Aspiranti volesse una sua fotografia?
Basta che me la chieda. Io sono qui a disposizione dell’US Primiero e credo siano contenti anche loro se le immagini delle gare che organizzano vadano un po’ in giro. Pascal Lacroix da Parigi 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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