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Peter e Teresa Runggaldier illuminano Saeculum: il film dei “Gialloverdi

Roma, Parco della Musica. La Festa del Cinema accoglie Saeculum, il docufilm che racconta cento anni di sci e appartenenza.
Un secolo di neve dentro un’ora di immagini. Una storia che non parla solo di vittorie, ma di radici, orgoglio e servizio.

Sul palco, tra le luci e gli applausi, c’è Peter Runggaldier. Coppa del Mondo di SuperG nel ’95, vicecampione iridato di discesa.
Accanto a lui, Teresa, sua figlia. Due generazioni gialloverdi. Stessa fiamma, stesso passo.
Raccontano la neve come si racconta una casa: “Non c’è solo la velocità — dice Peter — ma la memoria di chi ti ha insegnato a restare in piedi.

L’opera, prodotta da A.F. Project con il Centro Sportivo della Guardia di Finanza, porta la regia di Mario Maellaro e la produzione di Francesca Aiello. La serata, condotta da Massimo Proietto di RaiSport, ha riunito autorità, militari e volti dello sport: il Generale Vito Augelli, il Direttore di RaiSport Paolo Petrecca, la Dottoressa Elena Guerri Dall’Oro della Presidenza del Consiglio, insieme a tanti compagni di viaggio.

Poi il silenzio.
Un momento di raccoglimento per Matteo Franzoso, discesista scomparso a La Parva. Un applauso che è sembrato neve che cade: lenta, rispettosa, infinita.

Durante la serata è stato lanciato il promo ufficiale: Saeculum andrà in onda sabato 8 novembre su Rai2 alle 11.10, e sarà disponibile su RaiPlay.
Un racconto di cento inverni e una sola fedeltà: quella al giallo delle Fiamme e al bianco della montagna.

«Le nostre medaglie – ha detto il Generale Augelli – non sono solo risultati, ma lezioni di vita. Disciplina, sacrificio, impegno. Valori che non si consumano.» Sul grande schermo, i saluti di Sofia Goggia, Dorothea Wierer e Piero Gros. Tre voci, tre tempi, un unico respiro.

Ma il vero film è quello che continua ogni giorno, sulle piste, negli allenamenti, nelle scelte. Perché Saeculum non è un titolo: è il battito di chi ha dato cento anni al freddo e non ha mai smesso di scaldarsi. Roma, per una sera, lo ha sentito.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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