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Piero Ratti, firma indelebile della neve sulla Rosa, ci ha lasciati

Piero Ratti, firma indelebile della neve sulla Rosa, ci ha lasciati. Una triste scomparsa lascia un vuoto nella famiglia degli sport invernali. È morto ieri a c, in provincia di Lecco, dove si era trasferito dopo essere andato in pensione, il più anziano giornalista della Gazzetta dello Sport.

Ratti aveva 92 anni, fu un inviato e una storica firma dello sci e del ciclismo: d’inverno si occupava delle gare di sci alpino e poi di sci di fondo, mentre d’estate seguiva tutto il mondo delle bici. Fu anche collaboratore della rivista federale Sport Invernali.

Giornalista professionista dal 1954 (nella foto con un giovanissimo Alberto Tomba), ha seguito molti grandi eventi dello sport.

Un giornalista d’altra scuola, dal carattere mite, una persona colta e ironica, dalla penna affilata e capace di raccontare per oltre trenta anni le grandi imprese dei campioni. Ratti agli sciatori della fatica: fu tra i primi a seguire tutta l’epopea dei primi grandi successi del fondo contro gli scandinavi sino agli anni della Belmondo, della Di Centa e di De Zolt. Ci metteva sempre tanta passione ed entusiasmo: non volle perdersi neanche i Mondiali di Ramasu ’99, sotto un’incredibile nevicata e nonostante avesse le stampelle.

Sposato con Vlasta, lascia l’amata moglie, i figli Lucia e Paolo e la nipote Valentina Ginevra. Le sentite condoglianze da parte della redazione Piero Ratti firma indelebile

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).