L’inverno non è una stagione: è un linguaggio.
E come ogni linguaggio, vive di preparazione, di alfabeti nascosti, di strutture mentali che precedono il gesto.
La Presolana, montagna sobria e antica, sembra conoscere questa grammatica meglio di molti altri massicci più celebrati. La sua forza non sta nell’altezza, ma nella capacità di essere una soglia: tra ciò che la montagna è sempre stata e ciò che può diventare.

Dentro questa soglia nasce Presolana Ski Arena 365, il nuovo progetto firmato Neveplast e Presolana Ski, pensato non per sostituire l’inverno — sarebbe un delitto concettuale, prima ancora che sportivo — ma per dialogare con esso. Per prepararlo, affinarlo, accompagnarlo.
Il lavoro invisibile prima della neve. L’anello mancante tra il gesto atletico e la sua espressione sulla neve vera.
L’inaugurazione del 22 novembre 2025, al Passo della Presolana,
non è un cerimoniale: è un rito d’ingresso. Ci saranno gli sci club, i media, le istituzioni, e due figure che appartengono più alla mitologia che alle statistiche: Kristian Ghedina e Peter Runggaldier. Non per nostalgia, ma per continuità. Perché ogni innovazione ha bisogno di una radice solida, e “quei due” incarnano una genealogia tecnica e culturale che nessun algoritmo potrà mai sintetizzare.
La Presolana è un luogo raro: prossima alla città ma lontana dalla frenesia, alleata della tradizione e al tempo stesso disponibile a farsi laboratorio. Non c’è contraddizione, ma una doppia fedeltà. Alla montagna e al suo futuro. Alla neve e alla sua preparazione.
Su questa doppia fedeltà si sviluppa la nuova arena: 4000 metri quadrati
che non vogliono riprodurre la neve, bensì riprodurre le condizioni del pensiero tecnico che sulla neve si forma. La pista principale — 240 metri di lunghezza, 14 di larghezza, 18% di pendenza — è un terreno di concentrazione, non di spettacolo. La superficie Neveplast AllRide restituisce un appoggio ripetibile, quasi ascetico, capace di rendere misurabile ciò che spesso resta intuitivo. Il sistema di cronometraggio permanente è la parte più visibile di un processo più profondo: trasformare la curva in struttura, la struttura in metodo, il metodo in progresso.

Accanto, l’area freestyle — 90 metri con cinque strutture — non è il “parco giochi”, ma la parte più libera del laboratorio. Lì la creatività incontra la tecnica, l’errore produce apprendimento, il corpo reinterpreta la gravità.
Il tutto sostenuto da uno skilift dedicato e un sistema video integrato che documenta ogni gesto: memoria tecnica immediata, archivio dinamico dell’allenamento.
Questa infrastruttura non vive isolata. Si innesta sulla cultura locale — LISKI che fornisce i pali da slalom e gigante — e su una rete di scuole sci, club, istituzioni educative, aziende del territorio. La montagna, qui, non è un fondale: è un tessuto vivo.
La dimensione sociale è il vero baricentro del progetto.
La Presolana sceglie la via dell’accessibilità: percorsi semplificati, impianti adattati, spazi pensati per la pratica paralimpica e la riabilitazione motoria. La superficie AllRide, stabile e regolare, diventa uno strumento terapeutico oltre che sportivo. È un modo diverso di intendere la montagna: non come altare da conquistare, ma come luogo che accoglie.

La sostenibilità non è un capitolo, ma un principio strutturale: superfici ISCC+, 90% di materie prime non fossili, suolo permeabile, vegetazione viva sotto gli steli, colorazione verde che dialoga con il paesaggio.
Il Misting System riduce consumi e sprechi, rigenerando scorrevolezza con la delicatezza di un respiro. A fine vita, i materiali rientrano nel ciclo attraverso processi di recupero e rigenerazione.
Una montagna che non spreca, perché conosce il valore di ciò che non si vede.
A rendere il progetto definitivamente tridimensionale è la sua vocazione internazionale.
La Presolana diventa showroom di Neveplast, raggiungibile dagli aeroporti di Bergamo, Linate e Malpensa, osservatorio privilegiato per atleti, tecnici, media e delegazioni straniere. Un laboratorio alpino che parla molte lingue: quella della tecnica, della sostenibilità, della ricerca e della bellezza.

Le parole dei protagonisti catturano bene lo spirito della nuova Arena.
Niccolò Bertocchi, CEO Neveplast: «Portiamo alla Presolana 25 anni di esperienza. È molto più di un impianto: è un laboratorio permanente che affianca, non sostituisce, la stagione invernale. Innovazione e rispetto dell’ambiente possono convivere».
Lorenzo Pasinetti, Presolana Ski: «La Presolana è la montagna di casa. Con questa Arena offriamo un servizio unico: allenarsi tutto l’anno per arrivare più pronti alla stagione vera. È un valore per il territorio e per la comunità. Che sia un inverno pieno di neve per tutti».
Le prenotazioni – sciata libera, allenamenti, eventi, corsi, test materiali – sono gestite da M-Sport Academy e Scuola Sci Magica Presolana, con la supervisione tecnica di Neveplast.
Presolana Ski Arena 365 non vuole cambiare l’inverno: vuole prepararlo meglio. Vuole accompagnare la montagna, non sostituirla. Vuole far trovare gli sciatori più pronti, più sicuri, più consapevoli quando, finalmente, la neve – quella vera, quella che profuma di stagione – torna a coprire le Orobie.






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