@Luc Percival
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Renè De Silvestro, il sogno di una vita!

René De Silvestro ha finalmente raggiunto il sogno di una vita vincendo oggi la sua prima gara di Coppa del Mondo. È avvenuto nello slalom gigante disputato sulle nevi svizzere di Veysonnaz.

il 23enne veneto ha avuto la meglio sul norvegese Jesper Pedersen con un vantaggio di 1″14. Questo grazie a una manche più bella dell’altra, vinte entrambe piuttosto nettamente. Al terzo posto il forte giapponese Taiki Mori.

L’atleta paralimpico, categoria Sitting, dello sci Club Druscié Cortina, ha una lunga lista di persone da ringraziare. Sarà perché è un poco stordito da quello che è riuscito a fare, ma dovrebbe essere il contrario. È il mondo sportivo che deve dire grazie a René, che ci racconta com’è andata.

È stato tutto perfetto, a cominciare dalla splendida giornata di sole. Poi la neve, meravigliosa. Avevo subito capito che poteva essere la giornata giusta per conquistare qualcosa di importante. Insomma, un po’ me lo sentivo“.

D’altra parte, un atleta sa cosa può aspettarsi da una gara fatto salvo scherzi positivi o negativi del destino.
Eh sì, guarda in allenamento stavo andando proprio forte e oggi mi sentivo un gran bene. Non ho commesso errori e ho vinto entrambe le manche“.

In realtà la voce di René non trasuda felicità. Un atleta che ha messo il muso in squadra nella stagione 2015/16 e dopo quindi 4/5 anni raggiunge uno degli obiettivi più importanti, dovrebbe impazzire di gioia. Probabilmente se la tiene dentro perché René è un po’ così di carattere. Quel senso di umiltà che poi è quello che lo ha accompagnato in tutta la sua attività sportiva. Che è iniziata dopo l’incidente.

Renè era un giovane atleta di sci della categoria Aspiranti. Quel giorno, poco prima che partisse una Fis Jr ad Alleghe in riscaldamento scivola toccando lo scarpone. Tenta di rialzarsi ma la pista era finita e si schianta contro un albero. La diagnosi è di quelle terribili: frattura da scoppio alla vertebra D12 e frattura scomposta della D7. Non avrebbe più camminato.

Nell’estate del 2014 conosce Orlando Maruggi che non lo molla più e lo porta in giro per l’Italia per partecipare a gare di panca piana.

Poi entra in contatto con Germano Bernardi, atleta di lancio del peso e del giavellotto, che lo convince a provarci. Nell’aprile del 2015, arrivano due medaglie d’oro all’esordio dei suoi primi campionati italiani. Cui seguono gli stessi trionfi ai mondiali junores in Olanda.

Ma lo sci è sempre stata la sua passione e  in inverno di quell’anno torna sulla neve, con il mono sci.

Questo lo devi allo sci club Drusciè?
Assolutamente sì, in particolare al Presidente Flavio Alberti. Loro sono spettacolari e mi seguono sempre con un affetto straordinario.

Quindi la vittoria la dedichi a loro?
Certo che sì, ma anche a tanti altri. Anzi facciamo così, siccome dovrei dedicarla a tantissime persone e questo non suona poi tanto bene, diciamo che la dedico a me stesso questa volta. Perché tanto, le persone che mi stanno vicino sanno perfettamente quanto bene gli voglio.

Soprattutto Lucrezia…
Certamente mia moglie (si sono sposati quest’estate – ndr) è la prima che ho chiamato. Era pazza di gioia!

Poi chi hai chiamato?
Ovviamente Luca Lacedelli l’allenatore che mi segue da sempre! Ma ho il telefono bollente con la batteria ormai a terra. Tra chiamate e messaggi…

Adesso inizia il bello…
Yes! C’è la Coppa del Mondo a Prato Nevoso, appuntamento che tutti noi sentiamo davvero tanto.

Noi significa anche Bertagnolli, Bendotti…
Esatto, Davide ha preferito addirittura lasciare Veysonnaz ieri per andare ad allenarsi proprio in virtù dell’appuntamento sulle nostre nevi.

Dopo questa vittoria per te sarà un po’ più facile…
In effetti il successo di oggi mi servirà tantissimo. Ora so un po’ più di prima che posso vincere in qualsiasi gara. Gli avversari sono forti

René nella vita fa l’atleta in tutto e per tutto. Non è usuale questo perché molti ragazzi del mondo paralimpico per permettersi il lusso di partecipare alle gare devono svolgere un lavoro.
Esatto, A me è concesso soltanto perché ho due sponsor che mi seguono in maniera incredibile. È grazie a loro che posso dedicarmi in tutto e per tutto allo sci. Posso dire chi sono?

Devi dirlo!
Una è E-Ma.Tri:ce, un’azienda tecnica, l’altro è Targa Telematcs. A loro, grazie, grazie e grazie!

Per la cronaca oggi a Veysonnaz è stata festa anche per Giacomo bertagnolli e al sua nuova guida Andrea Ravelli, dopo la separazione (sportiva) con Fabrizio Casal. Così come avvenuto ieri in superG. i “nostri” Visually Impaired hanno ribadito la piazza d’onore anche in gigante.

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).