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Ritrovato sotto a una valanga il corpo di Etienne Bernard guida di Campitello

È stato ritrovato nella notte il corpo senza vita di Etienne Bernard, guida di Campitello di Fassa. Notizia che ha sconvolto l’intera comunità fassana e ovviamente il mondo della montagna.  Le squadre del Soccorso Alpino lo hanno cercato per ore e per ore non sono riusciti a individuarlo anche per la temperatura di oltre 20 gradi sotto zero e il vento forte.

Durante le ricerche è stata però trovata parte dell’attrezzatura da lui utilizzata proprio dove si è staccata la valanga, precisamente in zona canale Torre Roma (Lato est del Piz Boe, verso Arabba).

Etienne, 27 anni, maestro di sci, guida alpina e climber era uscito in escursione al Pordoi, ma la fidanzata che lo attendeva nel pomeriggio non lo ha più visto arrivare. Al telefono non rispondeva, così ha fatto scattare subito i soccorsi dell’Alta Fassa, unitamente ai vigili del fuoco di Trento e Canazei.

Alla fine proprio tramite il segnale del telefono è stato rintracciato tra la forcella Pordoi e il Sass de Forcia. Punto raggiunto dai soccorritori con gli sci da alpinismo. Poi le condizioni meteo proibitive hanno costretto a interrompere le ricerche riprese con le prime luci dell’alba. E poche ore fa il recupero del corpo.

Etienne era molto conosciuto in valle anche per le sue imprese alpinistiche compiute sulle Alpi. Anche suo papà Renato è maestro di sci mentre lo zio Ivo è il primo cittadino di Campitello.


Riportiamo qui il ricordo scritto sulla sua pagina FB di Virna Pierobon, giornalista che segue la Val di Fassa, sicuramente amica di Etienne.
Rende bene l’idea di chi stiamo parlando, per chi non ha avuto il piacere e l’onore di conoscerlo:

Purtroppo esisteva già in Val di Fassa una soglia di dolore profondo condiviso, permeato tra di noi. Bastava una parola, un attimo, un ricordo latente. Ieri pomeriggio, questa notte ed ora, è tornato in superficie, sulla pelle.
Pensavamo forse di averne vissuto il limite, introitato la percezione di una sofferenza insopportabile che non ti abbandona mai. Invece no.
Etienne eri bellezza e luce, la montagna ovunque. Non riesco a pensare alla sofferenza di tuo padre che ti ha forgiato a questa vita ed ambiente.
A quella della tua famiglia, di tutti noi e anche di chi doveva essere con te, ieri.
Per me è un limite invalicabile.
L’elicottero sta salendo ora. Ti hanno cercato in condizioni impossibili.
Eri bello come il sole, con una faccia ebra di vita e montagna. Tale rimarrai per sempre.
È tutto troppo. 🙏

ritrovato sotto a una

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).