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Sci Club Druscié Cortina: Lorenzo Salvati è l’Atleta dell’Anno

La stagione si chiude in una sala, come spesso accade quando lo sci decide di fermarsi un momento a guardarsi allo specchio.
Sabato 27 dicembre, alla sala di cultura don Pietro Alverà di Cortina d’Ampezzo, lo Sci Club Druscié Cortina ha messo il punto finale al 2025 e all’annata agonistica 2024-2025. Non con un bilancio freddo, ma con una scelta precisa: raccontare i volti.

Il riconoscimento di Atleta dell’Anno va a Lorenzo Salvati

Una scelta che tiene insieme risultati e percorso. Salvati arriva da una stagione solida, certificata dal bronzo ai Campionati Italiani Giovani in superG, ma soprattutto da un cammino che non si è mai appiattito su una sola direzione. Sci ad alto livello e studio universitario, con l’ingegneria aerospaziale che corre in parallelo alle piste. Per lui è il secondo titolo di Atleta dell’Anno dopo quello del 2017. Segno di continuità, non di episodio.

Il presidente con Jacopo Zardini, atleta meritevole

Il premio Atleta Meritevole si divide in due, come spesso accade quando il talento prende strade diverse ma ugualmente convincenti.
Da una parte Jacopo Zardini, protagonista nella categoria Children: suo il gigante Under 14 dello Skids – The Snow Festival, con vittoria nella Big Finale, e il successo nel gigante del Memorial Fosson. Dall’altra Petra Cherubin, categoria Pulcini, che mette insieme una serie di risultati pesanti: slalom della finale nazionale del Criterium Cuccioli, parallelo del Trofeo Giovanissimi, gigante della finale nazionale del Pinocchio sugli Sci. Numeri che parlano chiaro, senza bisogno di enfasi.

A Emma Panizzuti il premio Shred Passion award

C’è poi un premio che guarda meno al cronometro e più alla sostanza del lavoro quotidiano. Lo Shred Passion Award va a Emma Panizzuti, per l’impegno costante, la presenza, la determinazione portata in pista giorno dopo giorno. Un riconoscimento che dice molto del modo in cui questo club legge lo sport.

Nel suo intervento, il presidente Flavio Alberti allarga lo sguardo. Il 2025 viene definito senza esitazioni un anno intenso, anche sul piano organizzativo: tredici eventi messi in calendario, tra cui i Campionati Italiani Master. Un’attività che va oltre l’agonismo puro e che trova spazio anche nella dimensione sociale, come l’asta benefica realizzata con Art Finance Fun a sostegno della Fondazione Matilde Lorenzi, iniziativa orientata alla promozione della sicurezza e alla prevenzione degli infortuni, in particolare tra i più giovani.

Un premio. anche per Petra Cherubin, categoria Pulcini

La stagione successiva, in realtà, è già iniziata. Oltre 500 soci sono di nuovo in pista, con le categorie giovanili al centro del progetto sportivo. Alberti insiste su un punto che per il Druscié non è mai stato secondario: formazione e crescita camminano insieme all’agonismo. In questo quadro si inserisce la collaborazione con la Scuola Sci Cortina, che prende forma nel progetto Junior Team.

Il raggio d’azione resta ampio. Accanto allo sci alpino, il club lavora sul paralimpico, sullo skicross, sul telemark. Master compresi. Un’attività a 360 gradi che vive grazie agli atleti, allo staff tecnico, ai consiglieri, alle famiglie e alle aziende che sostengono il progetto.

La serata si chiude così. Con premi, sì. Ma soprattutto con la sensazione che, per il Druscié, ogni fine stagione serva solo a rimettere ordine prima di ripartire

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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