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Sestriere: il mondo dello sci unito nel nome della sicurezza e dei valori sportivi

SESTRIERE – Dal cuore delle montagne olimpiche si è alzata una voce forte e corale: quella di tutto il mondo dello sci, compatto nel chiedere più sicurezza, nel promuovere lo sport e nel difendere i valori culturali che lo contraddistinguono. Atleti, ex campioni, dirigenti e istituzioni si sono ritrovati a Sestriere per condividere un messaggio chiaro: il dolore per la perdita di Matteo Franzoso non deve spegnere la speranza, ma trasformarsi in un impegno comune.

Garrone: «Unità per crescere in sicurezza»

Alessandro Garrone, presidente dello Sci Club Sestriere, ha aperto gli interventi con parole nette:

«Il nostro mondo oggi piange un nuovo lutto con la perdita di Matteo Franzoso, ma è il momento di esprimere forza e unità. Tutti insieme dobbiamo contribuire allo sviluppo dello sci in massima sicurezza. Il Ministro dello sport Abodi ha già avviato un percorso con il CONI e noi, insieme alla Fondazione Matilde Lorenzi, vogliamo dare continuità a questo movimento positivo. Serve una commissione con Ministero e FISI che coinvolga atleti, aziende e sci club, per offrire risposte concrete e portare avanti i valori che ci uniscono».

Lorenzi: «La sicurezza diventi cultura e legge»

Adolfo Lorenzi, in rappresentanza della Fondazione Matilde Lorenzi, ha rimarcato come la prevenzione sia un impegno quotidiano:

«Collaboriamo con tanti partner per garantire sicurezza soprattutto in allenamento, tanto che la FISI ha già introdotto parametri specifici per le piste. Il nostro lavoro ha tre pilastri: diffondere la cultura della sicurezza, formare al primo soccorso sulle piste e istituire un organo di controllo indipendente. La tecnologia deve anticipare i tempi, fornendo strumenti per una valutazione oggettiva dei rischi. È fondamentale che queste iniziative diventino leggi e regolamenti vincolanti. Non ci siamo mai fermati e non ci fermeremo mai».

Alfieri: «Basta con il “si è sempre fatto così”»

Camilla Alfieri, ex atleta e vicepresidente dello Sci Club Sestriere, ha invitato a cambiare mentalità:

«La cultura del “si è sempre fatto così” non può più andare bene. In questi giorni ho percepito un movimento forte che non vuole arrendersi a questa mentalità. Dobbiamo essere un modello non solo per i giovani, ma per tutto il mondo dello sci».

Marsaglia: «Lo sci torni ad essere bello e sicuro»

L’ex azzurro Matteo Marsaglia, oggi consigliere FISI, ha parlato anche con il cuore di amico:

«Sono qui per Matteo. Per lui e per tutti dobbiamo impegnarci a far sì che lo sci torni ad essere uno sport bello, divertente, ma soprattutto sicuro».

Olivetto: «La sicurezza è un valore che forma persone»

Alberto Olivetto, proprietario di Energia Pura, azienda leader nei materiali di protezione, ha sottolineato:

«Occorre lavorare su basi concrete. La sicurezza non è solo per i professionisti, ma deve accompagnare i giovani che si formano. Il nostro mondo deve crescere atleti, ma anche uomini e donne».

Poncet: «Uno dei giorni più tristi per Sestriere»

In chiusura, il sindaco di Sestriere Gianni Poncet ha dato voce al sentimento della comunità:

«Per il nostro Comune oggi è uno dei giorni più tristi mai vissuti. Tocca a tutti noi impegnarci perché lo sci possa tornare a essere praticato in sicurezza».

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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