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Skidome a Selvino, dopo 10 anni, il progetto è più che mai acceso!

Skidome a Selvino, dopo 10 anni, il progetto è più che mai acceso!
Per realizzare un grande progetto “Bisogna crederci”. Questo è lo slogan coniato da Selvino Snow srl, che non molla l’osso! Lo skidome di Selvino, storica località della Val Brembana, a una ventina di km da Bergamo, è arrivato in maniera definitiva dinnanzi al bivio: dentro o fuori.

“Proprio così – dice Angelo Bertocchi, uomo simbolo del progetto – entro breve ci sarà la decisione definitiva. Se dovesse mettersi male il sogno diventerà polvere anche per una questione tecnica. Ma questa ipotesi non voglio nemmeno prenderla in considerazione. Abbiamo lottato con tanta forza per dieci anni e non intendiamo alzare bandiera bianca proprio all’ultimo“.

La forza cui si riferisce Angelo non è solo fatta di volontà. Dopo la presentazione ufficiale andata in onda nell’estate del 2011 nel Palazzo della Regione Lombardia con al tavolo l’ex governatore Formigoni, tutto si arenò. Il progetto prevedeva l’apertura nel 2014. Figuriamoci!

Ostacoli più che altro legati all’impatto ambientale e a resistenze della politica locale. Nonostante questo nel 2016 la Neveland srl, dopo il primo tentativo, riprese in mano il progetto e con la figura di Willy Nardelli, investì la bellezza di 700.000 Euro nell’acquisto dei terreni edificabili, progettazione e quant’altro. Ma la situazione non cambiava e c’erano tutti i segnali per una resa.

Lavori al progetto in Regione Lombardia

A quel punto Angelo Bertocchi, il “Signor Parallelo di Natale”, infilò casco e pettorale e senza darsi per vinto diede vita a una vera e propria sfida, quasi personale. Non accettava come un progetto simile che tra le altre cose avrebbe smosso non di poco l’economia del paese, trovasse una forza contraria proprio a casa sua.

Così bussò porta a porta con somma umiltà fino a coinvolgere amici selvinesi e villeggianti, quasi settanta piccoli investitori. Morale della favola, riuscì ad acquistare il 50% della Neveland dando vita alla Selvino Snow srl.

L’operazione consentì di ripianare i debiti della società e di riprendere l’iter burocratico. Che gli appassionati certamente non potevano conoscere. DI base c’è da sapere che non si sono mai scritte regole e direttive su strutture di questo tipo e molte problematiche sono saltate fuori proprio strada facendo.

Nel 2017 si è così proceduto a una serie di operazioni ripartendo praticamente da zero. Quindi, approfondimento dell’inquadramento geologico e geomeccanico dell’area mediante sondaggi e relazione geologica, geotecnica e geomeccanica. Indagine specifica per determinare i flussi di acqua sotterranei.

Approfondimento delle indagini sulla viabilità (traffico) a scala sovralocale mediante campagna di rilevamento del traffico di fondovalle e redazione di relazione tecnica sull’impatto dello stesso traffico. E ancora approfondimento delle componenti paesistico –  ambientali mediante rilievo agronomico in sito, redazione di elaborati tecnici specifici e relazione paesistico ambientale con quantificazione preliminare delle compensazioni.

Ulteriori approfondimenti tecnici hanno portato a una serie di miglioramenti. Consumo suolo ridotto del 15%. La parte di versante più critica rimane intatta. Miglioramento della strada di accesso. Forte riduzione dei volumi fuori terra. Assenza di criticità geologiche. Notevole riduzione delle opere di contenimento necessarie. Riduzione dei consumi energetici del 25-30% grazie all’impiego di chillers (refrigeratori).

Citiamo parte di ciò che l’appassionato di certo non può sapere per dare una spiegazione alla questioni tempi. Perché per alcuni sembra che tale attesa sia provocata da una scarsa volontà di portare avanti il progetto e non da simili questioni.

Detto questo, caro Angelo, ci snoccioli un po’ di numeri che lo skidome saprebbe produrre?
200.000 presenze annuali suddivise per l’intero anno con una media di 500 persone al giorno. Impegnte nello skidome dalle 7 alle 23 (circa 30 persone l’ora) con punte massime nei week end di 150 persone all’ora. Si stima che il 20% dei possibili utenti deciderebbe di fermarsi almeno una notte a Selvino, nell’hotel interno allo skidome (specie le squadre sportive), ma soprattutto negli alberghi dell’altopiano. Se soltanto 2 appassionati su 10 volessero fermarsi, è facile tirare le somme: 40mila nuove presenze all’anno, esattamente il doppio di oggi. Senza contare che un simile movimento potrebbe fare da leva per pensare di riaprire le piste del Monte Poieto. Un ultimo numero: ci sarebbero 100 nuovi posti di lavoro. E poi sai quanto salirebbe l’immagine di Selvino a livello di marketing?

Questo benedetto slalom quante porte ha ancora?
Eh un bel po’, ma il ripido lo abbiamo superato. Entro settembre la Regione deve indire una segreteria tecnica per la condivisione finale del documento. A ottobre la Regione, dovrà procedere con la pubblicazione del rapporto Vas (Studi per Valutazioni di Impatto Ambientale). Poi si passa al 2022. A gennaio – dopo i dovuto 60 giorni – la regione indice a seconda conferenza Vas. A marzo la Regione valuta le osservazioni degli Enti ed emette un parere. Ad aprile, se tutto è ok, si procede con la ratifica dell’accordo di programma. A maggio inizia la procedura di via ed elaborazione del progetto esecutivo. Poi si fa passare l’estate e a novembre c’è a conclusione della procedura di via e completamento del progetto esecutivo. Nel marzo 2023 apre la cantierizzazione.

Il CDA della Selvino Snow srl. Da sinistra verso destra:Giovanni Rossanigo, Massimiliano Bertocchi, Ammamaria Bertocchi, Willi Nardelli (Presidente Neveland), Giovanni Azzali, Linda Grigis, Angelo bertocchi (Presidente Selvino Snow). Assenti ma parte del Cda, Giuseppe Magoni e Carmelo Ghilardi

Ma quando si scierebbe?
Nel 2025, un anno prima delle Olimpiadi Milano-Cortina. A proposito, è bene ricordare che lo skidome non è solo per gli sciatori. La struttura presenta strutture ad hoc anche per gli appassionati delle discipline nordiche, snowboard, arrampicata, arrampicata su giaccio, bouldering, palestra, centro benessere e perché no, un divertente disco pub!

Parlavi di un adesso o mai più…
Proprio così, dentro o fuori. Tra un mesetto sentirai un urlo. Sarà di gioia o di rabbia. Ma ti assicuro che lo sentirai!

Skidome a Selvino dopo Skidome a Selvino dopo Skidome a Selvino dopo

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).