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SOCHI: Leitner e Prinoth, orgoglio italiano

Leitner e Prinoth, unite in un unico gruppo nel 2000, porteranno la bandiera italiana a Sochi, quale azienda maggiormente coinvolta per l’occasione olimpica. Non sono partner o sponsor ufficiali dei Giochi, ma, in particolare il marchio Prinoth, è fornitore ufficiale della località Rosa Kuthor, stazione che ospita la maggior parte delle competizioni sulla neve e con la quale esiste già da tempo una collaborazione. Un rapporto che poi è sfociato in un’operazione commerciale da leccarsi i baffi: la stazione Russa ha, infatti acquistato oltre 60 mezzi battipista, 20 in più rispetto a quanti ne acquistò il Toroc per Torino 2006. “La differenza – spiega Michele Tomasi, sales manager Prinoth, è che a Torino ci richiesero anche diversi autisti, 27 per la precisione, mentre il boss della località russa, Sergey Belikov, ha preferito la strada della formazione. Infatti – continua Michele – abbiamo inviato due nostri “maestri” di guida per far conoscere le prerogative dei mezzi, ma anche per dare consigli su come trattare la neve e preparare le piste, sia per i turisti che per quelle da gara”. Così sulle nevi di Rosa Kuthor sono sbarcati i mezzi Prinoth, alcuni dei quali i nuovissimi "Beast" completi di verricello. Il “mezzo più grande al mondo” con motorizzazione Caterpillar 530 CV e 7 metri di larghezza dal valore di 450 mila euro più iva E’ stata una commessa importante, del valore di 15 milioni di euro. L’ultimo colpo di coda a ottobre, quando è arrivata la richiesta di altri 18 mezzi, questa volta a noleggio, da inviare nel giro di 4 settimane. “Abbiamo dovuto interrompere tutte le altre produzioni – ha detto Tomasi – lavorando 24 ore su 24. Non ne è valsa la pena solo per il contenuto economico dell’operazione, ma anche per contribuire a mantenere vivo il rapporto con la stazione con la quale ormai siamo diventati molto amici. Questa occasione ha consentito all’azienda di scoprire una realtà sociale molto diversa dalla nostra, e l’avventura olimpica costituisce per loro una grandissima occasione di crescita, vissuta con grande umiltà”. E forse spinti da questo feeling, il Gruppo Leitner, che nella regione caucasica ha installato anche 18 impianti di risalita, ha voluto essere presente alle Olimpiadi in qualità di partner di Casa Italia, promuovendo in collaborazione con il Coni due incontri pro montagna a scopo culturale. Il 17 febbraio presso Casa Italia ad Adler ci sarà una tavola rotonda che parlerà del futuro della montagna con relatori di alto spessore: Michael Seeber (Presidente Gruppo Leitner), Andi Varallo (Dolomiti Superski), Gustavo Thoeni, Flavio Roda e Gianni Malagò (Presidente Coni). Ne seguirà un’altra il giorno dopo, a Casa Italia a Rosa Kuthor con argomenti più vicini alla sicurezza in pista dove parteciperanno Belikov, Werner Amort, presidente Prinoth, sempre Gustavo Thöni e Markus Waldner, il successore di Günther Hukara. Se in un’unica stazione ci sono oltre 60 gatti, quanti ce ne sono al mondo? “Mille mezzi – risponde Michele – mille nuovi ogni anno che dividiamo praticamente in parti uguali con un nostro competitor. In italia ne arrivano circa 80, senza però considerare il mercato dell’usato". Numeri davvero interessanti per un’azienda che ci rappresenterà in quel di Sochi. E se consideriamo l’accordo fatto tra Leitner/Prinoth e Rosa Kuthor, possiamo pure dire che l’azienda altoatesina ha fatto vincere all’Italia, la sua prima medaglia. E’ d’oro!

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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