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Sospetta positività al Livrio, si fermano gli allenamenti degli Azzurri

Nella giornata di ieri è stata rilevata una sospetta positività all’hotel Livrio sul ghiacciaio dello Stelvio, pertanto, per precauzione, si fermano gli allenamenti degli Azzurri. Si tratta di uno dei tecnici dello staff italiano che è stato colto da un leggero stato febbrile.

Un tampone è risultato negativo, un secondo positivo, dunque sono in atto ulteriori accertamenti. È scattato pertanto il piano sicurezza preventivamente studiato se mai si fosse verificata una situazione del genere.

Ovvero, nessuno potrà uscire dalla struttura che, ricordiamo, si trova isolata a quasi 3.200 metri. C’è da dire che si tratta di una misura di estrema cautela poiché non c’è la certezza assoluta che si tratti di Covid-19. Nel tampone ci può essere un errore del 30 per cento.

Nella peggiore delle ipotesi potrebbe scattare la quarantena per tutti gli atleti, tecnici e personale dell’hotel. Ma è ancora tutto da vedere e verificare.

Ricordiamo che al Livrio non ci sono turisti o atleti di sci club, ma soltanto gli Azzurri, frutto di un accordo preso tra la Fisi e la proprietà (Umberto Capitani), per tutto il mese di giugno.

È andato tutto benissimo finora, ma la malasorte ha voluto che si verificasse un problema (forse) proprio alla fine del super ritiro.

Attualmente sono presenti allo Stelvio le ragazze del gruppo Elite, le slalomiste e le polivalenti. Ma anche tutto il settore giovanile, quindi, Coppa Europa, Junior e Osservati.

La Fisi precisa che il tecnico è stato  immediatamente condotto presso l’ospedale di Sondalo dove è risultato positivo al test sierologico e, di conseguenza, per il protocollo dell’ATS di Sondrio, sottoposto a un tampone.

Per lo stesso protocollo la stessa ATS ha sottoposto a tampone tutti coloro che si trovano in questi giorni presso l’hotel Livrio.

Oggi si è attivata anche l’ATS di Bolzano, essendo il Livrio in territorio altoatesino, che effettuerà un nuovo tampone.

La situazione complessiva è costantemente monitorata dalla Commissione medica FISI, in continuo contatto con ATS, che provvederà immediatamente a isolare eventuali casi di positività.

Il tecnico ora sta bene e gli esami non hanno evidenziato ulteriori sintomi di nessun tipo.

Questo episodio non ha interferito con l’apertura del ghiacciaio che risulta come sempre aperto. sospetta positività al livrio

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).