Notizie

Stop forzato per Giovanni Borsotti: adduttore ko, rientro previsto a metà gennaio

Brusca frenata per Giovanni Borsotti, costretto a fermarsi dopo una caduta in allenamento che gli ha provocato la rottura del tendine dell’adduttore e uno strappo addominale. L’episodio è avvenuto due giorni fa, proprio nel giorno del suo compleanno, durante una scivolata che lo ha messo di fronte a una scelta istintiva: evitare il palo. Una decisione che, come lui stesso ha raccontato, si è rivelata sbagliata nelle conseguenze.

Gli accertamenti hanno escluso fin da subito l’opzione chirurgica, che avrebbe comportato uno stop di almeno tre mesi. Il gigantista azzurro ha quindi deciso di intraprendere un percorso conservativo, con l’obiettivo di rimettere gli sci ai piedi verso metà gennaio, riducendo al minimo i tempi di recupero senza forzare.

Lo stop arriva in un momento delicato ma promettente della stagione. Borsotti stava attraversando una fase positiva, con sensazioni in crescita e la prospettiva di affrontare la pista di casa nelle migliori condizioni. Proprio per questo l’infortunio pesa anche dal punto di vista emotivo, come lui stesso ha ammesso: fermarsi ora “non è facile da accettare”, soprattutto quando tutto sembrava finalmente girare nel verso giusto.

Lo spirito, però, resta quello di sempre. Consapevole che questi episodi fanno parte del mestiere, Borsotti ha già messo nel mirino il lavoro quotidiano per accelerare il recupero, affidandosi a terapie e riabilitazione con un approccio prudente ma determinato. Nel frattempo, il sostegno alla squadra non viene meno: anche lontano dal cancelletto, il suo contributo resta quello di un atleta pienamente dentro il gruppo.

Le prossime settimane saranno decisive per valutare la risposta del fisico, con l’obiettivo di tornare operativo nella seconda parte dell’inverno. Per Borsotti, ora, la gara più importante si corre fuori dalla pista. E, come sempre, si affronta curva dopo curva.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment