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SuperG Cortina, Mattia Casse è ancora una bomba, 3° dietro a Odermatt e Kilde

SuperG Cortina, Mattia Casse è ancora una bomba, 3° dietro a Odermatt e Kilde
Per essere onesti pensi che la gara sia una questione relegata soprattutto a tre atleti: Odermatt, Kilde e Kriechmayr. E in effetti il pronostico è stato rispettato al 100 per 100 fino alla discesa del numero 19, che corrisponde al nome di Mattia Casse.

Il velocista piemontese ha fatto saltare in piedi tutti sul divano i tanti appassionati perché fino allo Scarpadon l’Azzurro è rimasto davanti addirittura a Odermatt. Poi, da quel punto, superato il Rumerlo, il vantaggio è diventato luce rossa per 24 centesimi saliti a 49 al traguardo.

E allora c’è stata una vera esplosione perché un Casse così efficace anche in superG speri sempre di trovarlo ma più per il tifo che altro. Invece la forma tecnica che il 323enne delle Fiamme Oro è riuscito a trovare quest’anno può ora portarlo a qualsiasi risultato. Anche a mettere in dubbio la leadership di Odermatt e di Kilde. Col terzo podio di stagione (3° nelle discese di gardena e di Wengen) il morale è alle stelle e si sa quanto questo fattore possa fare la differenza. Per trovare il suo migliore risultato ottenuto in superG da Casse bisogna risalire al 4° posto del 2015 a Beaver Creek, quindi tanti “infortuni” fa!

La gara per Marco si è risolta  al Rumerlo dove ha costruito il successo con un passaggio superato col suo marchio di fabbrica. Quando gli entrano questi colpi è difficilmente battibile, anche se Kilde scia sempre in maniera fantastica.

L’austriaco meno accreditato, Stefan Babinsky, ha provato a buttare giù dal podio il nostro velocista, ma l’impresa non gli p riuscita per 14 centesimi: quarto a 63/100, davanti al capitano Vincent Kriechmayr che aveva chiuso con un gap di 76 centesimi. Bravi anche l’austriaco Lukas Feurstein e il canadese Jeffrey Read che hanno minacciato il podio fino ai primi due terzi di gara per chiudere alle spalle di kriechmayr

Dominik Paris è andato molto forte nel primo tratto, poi poco prima dello Scarpadon si è fatto sorprendere da un piccolo dosso e si è girato fin quasi a fermarsi. Il ritardo al traguardo è stato inevitabilmente alto. Christof Innerhofer stava facendo un ottima gara, poi è entrato troppo stretto sulla porta del Rumerlo che impatta violentemente (a 8 decimi da Odermatt) fino a cadere a faccia in giù e fermarsi dopo la terza fila di reti. Si rialzerà per recuperare il traguardo sugli sci, con il viso graffiato e una mano a tenere il costato. Speriamo niente di grave.

Arrivano i primi punti coppa per Matteo Franzoso che ha contenuto il distacco a +1″79 finendo 27esimo, davanti a Gugu Bosca che conclude a +2″71 al trentesimo posto.

La classifica

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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