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Una bella giornata passata… in Camera!

Il “Pensiero di un maestro di sci ” di oggi si intitola: “Una bella giornata passata… in Camera!”

Bella giornata, quella di ieri alla Camera per i maestri di sci. Si è finalmente parlato di ristori per la nostra categoria, che proprio bene non se la spassa. L’onorevole Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia ha portato all’ordine del giorno l’impegno del Governo per i ristori: “Subito condiviso – si legge in una nota dell’Onorevole Enrico Borghi del PD, co-firmatario di questo emendamento a prima firma di Lollobrigida – da tutto l’esecutivo, a larga maggioranza , a formulare un parere positivo sulla proposta di adozione di misure a sostegno del comparto sciistico, previa concertazione sulle migliori misure da effettuare, con l’istituzione di un tavolo con le rappresentanze ufficiali dei maestri di sci e delle scuole di sci particolarmente penalizzate in questa stagione”.

Crediamo – prosegue nella dichiarazione Borghi – sia stata una bella pagina di protagonismo parlamentare e di ascolto reciproco tra forze politiche, per dare una risposta a un comparto penalizzato“.

Ringraziando fin d’ora per la sensibilità politica dimostrata, credo sia giusto rivolgere un apprezzamento anche al Presidente del Collegio Nazionale dei maestri di sci Giuseppe Cuc, che ha saputo coinvolgere in questa azione di Governo l’onorevole Lollobrigida resosi subito disponibile, come lo ha fatto Borghi, per ascoltare e recepire le istanze della nostra categoria, facendone subito una questione bipartisan.

Adesso che “siamo finiti in Parlamento” per ottenere come maestri di sci un sostegno economico, è importante lavorare insieme anche con le altre categorie del turismo di montagna (Anef, Associazione Albergatori, ecc.) per far sì che ci sia chiarezza per quanto riguarda le auspicabili riaperture degli impianti.

Le linee guida presentate dal Collegio e dall’Amsi sono estremamente precise, di buon senso e di grande sicurezza.

Tutte attuabili, così come lo sono i protocolli redatti dall’Anef (impianti di risalita), che tengono conto di come salire e scendere da un impianto, rispettando precise norme, tra cui imbarchi contingentati e distanziamento in caso di affollamenti, oltre naturalmente all’uso obbligatorio della mascherina, come del resto avviene e vale in tutte le altre situazioni di vita quotidiana.

Proprio ieri, alcuni quotidiani hanno riportato la notizia di una prossima apertura programmata per il 20 gennaio, sempre che la curva dei contagi diminuisca (ma i valori su cui basarsi per una decisione del genere non sono ancora chiari).

Date ancora incerte, che si sommano a quelle che potrebbero essere poi le decisioni future delle singole Regioni. Il domani non è certo… bianco.

I ristori sono certamente importanti per la nostra categoria: quello che però la montagna chiede è il sapere come, quando e in che modo ripartire. Domande lecite, che mi permetto di girare a Borghi e a Lollobrigida, che si sono dimostrati amici della montagna.

Lo sci per i soli atleti non è sufficiente a garantire le aperture degli impianti, così come l’andare troppo in là nel decidere: per molte stazioni, specialmente quelle le cui “quote impianti e piste” non superano i 2.000 metri, sarebbe davvero la fine. Vivere soltanto di ristori non è possibile.

Walter Galli
P.S. Lo sci è una danza e la montagna è il tuo partner (Anonimo). Ma occorre essere in due, cosa che al momento…

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).