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Via alle Paralimpiadi, domani la prima prova della discesa

Via alle Paralimpiadi, domani la prima prova della discesa.
Ci siamo, domani prendono il via le paralimpiadi di Pechino con la prima prova della discesa libera. Come avvenuto per le Olimpiadi si inizia prima della cerimonia di apertura prevista per il 4 marzo.

A scendere in pista per primi saranno le donne dove noi schieriamo, per la categoria Visually Impaired, Martina Vozza con la guida Ylenia Sabidussi. Poi i ragazzi con il nostro portabandiera, ipovedente,  Giacomo Bertagnolli ceon la guida Andrea Ravelli, entrambi delle Fiamme Gialle e Federico Pelizzari nella categoria standing.

Federico Pelizzari

Non farà la discesa Renè De Silvestro (sitting) che invece sarà della partita in tutte le altre gare, compresa la combinata dove lo slalom sarà abbinato al superG.

Federico Pelizzari e Davide Bendotti oggi, sulle nevi paralimpiche

Nel clan Azzurro per fortuna, non si sono registrati casi di positività. Solo due falsi positivi poi subito corretti in negativi, dunque tutto a posto! Intanto l’IPC, il Comitato paralimpico Internazionale, si sta facendo in quattro per riuscire a portare a Pechino gli atleti ucraini.

Buon umore per Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli!

Il problema è rappresentato anche dagli attrezzi che sarebbero fermi a Kiev, con l’impossibilità di poterli dunque trasportare in aereo. Non è stata invece presa alcuna misura per gli atleti russi, come sta avvenendo in altri sport, anche se il paese di Putin è venuto meno alla tregua Olimpica.

Intanto abbiamo sentito il presidente Fisip Tiziana Nasi che è rimasta a casa.


Presidente, sei pronta? Tra poco tocca a voi…
«Certo che sono pronta. Mi sono fatta anche un regalo apposta. Un televisore nuovo di pacca! Sono rimasta qui, lo staff avrà già un gran daffare, la  mia presenza sarebbe servita davvero a poco. Ne ho parlato anche con il presidentissimo Luca Pancalli e davvero non ne valeva la pena. Un po’ mi dispiace perché è dal ‘92 che non mi perdo una Paralimpiade. La situazione d’altronde è quella che è.

Fa anche un freddo pazzesco
Ma lo sai che quello non sarebbe un problema, anzi, io adoro il freddo. Per combatterlo poi sono anche ben attrezzata. Ho i miei due bastardini Scaldotto e Scoppietta che ha preso il posto di Stufetta quando è passata a miglior vita.

Sei attrezzata anche con la sveglia?
E chi avrà la forza di dormire! Anche se a distanza, la struttura Fisip che rimane qui, sarà più sveglia degli atleti, te lo posso assicurare! La Rai ci sta seguendo molto e tutte le gare saranno trasmesse in diretta oltre che in differita a orari «normali».

Sai vero che ti devo chiedere…
Quante medaglie possiamo vincere… Senza fare gli indovini ci sono ottimi presupposti, non meno di PyeongChang. Abbiamo più atleti specie nel femminile per cui le percentuali aumentano.  

Come ai Mondiali di Lillehammer nel fondo…
Che disdetta guarda. Duilio Fritz si è assunto la responsabilità di quanto accaduto, ma il fatto che Romele abbia proseguito con un giro in più è stata una concausa di combinazione sfortunate. Che tra l’altro si sono ripetute anche nella gara successiva con un altro atleta. Insomma, qualche colpa l’organizzazione ce l’ha. Ma dai, acqua passata. Tutta esperienza in più per Giuseppe che d’ora in poi si accerterà con maggiore attenzione riguardo al percorso.  

Gli avversari saranno bene o male gli stessi…
Più o meno sì, ma c’è una grande incognita: I cinesi! Nessuno li ha visti all’opera quest’anno e hanno disertato i Mondiali. Mi preoccupa il fatto che hanno assoldato come tecnico dello sci alpino Dario Capelli, che è stato allenatore diversi anni fa anche dei nostri. È uno dei tecnici più preparati. D’altra parte, non ha certo potuto rifiutare una proposta del genere. La vera incognita però sarà nello snowboard e nel fondo. Speriamo di non avere brutte sorprese! 

Dai, sbilanciati in una previsione
Guarda, visto com’è andata a Pechino con le Olimpiadi mi viene in mente ciò che mi disse Giorgio Rocca a Torino2006, quando dallo sci alpino non arrivò alcuna medaglia: “Tiziana, abbiamo lasciato il podio libero tutto per voi”. Scherzi a parte, ho solo una certezza: Il 14 marzo sarò all’aeroporto in prima fila per abbracciare i nostri ragazzi.

Fa invece parte della spedizione Azzurra Giorgio Viterbo, segretario generale Fisip che ha raggiunto Pechino già il 24 febbraio scorso.

Giorgio, hai visto come sono toste le piste del fondo?
Terribili, però rispetto alle Olimpiadicambieranno un po’, altrimenti la slitta su certe pendenze non sale. E poi il freddo, perché i fondisti, rispetto a sciatori e snowboarder, stanno più tempo in pista. Tra l’altro il nostro skimen Antonello Brao si è confrontato con i tecnici dei normo che gli hanno passato utili informazioni sulle strutture. Stessa cosa con Riccardo De Zanna per lo snowboard e Ugo Orsanelli per lo sci alpino.

Siamo presenti in tutte le discipline?
Tutte tranne il biathlon. Romele però si sta attrezzando. Magari per Milano Cortina assieme a un altro ragazzo che si sta convertendo al fondo. Nello snowboard ci siamo, ma non con atleti Lower Limb. Extra Fisip ci saremo nell’Ice hockey (quarti a Pyeongchang) mentre non ci siamo qualificati nel curling. 


LA DELEGAZIONE AZZURRA A PECHINO

La Delegazione sarà guidata dal Capo Missione Juri Stara, Segretario Generale del Comitato Italiano Paralimpico e capitanata dal portabandiera azzurro Giacomo Bertagnolli. La dottoressa Emiliana Bizzarrini ricoprirà il ruolo di Chief Medical Officer. Scende, invece, l’età media della Squadra che passa dai 33,1 anni dell’edizione del 2018 a 31,3 per una nazionale che annovera ben 12 esordienti in una competizione paralimpica. La disciplina con l’età media più bassa è lo sci alpino (24,7 anni). Gli atleti azzurri impegnati nello sci alpino saranno più del doppio (9) di coloro che hanno solcato le nevi di PyeongChang (4). Anche lo sci nordico incrementa il numero di atleti in gara, 3 rispetto a 1 nel 2018. 

L’atleta più giovane della Delegazione sarà Martina Vozza, 18 anni ancora da compiere. Il veterano del gruppo è Santino Stillitano, classe 1969, alla sua quarta Paralimpiade.

Para ice hockey
Alessandro Andreoni, Gabriele Araudo, Bruno Balossetti, Cristoph De Paoli, Alex Enederle, Stephan Kafmann, Julian Kasslatter, Gabriele Lanza, Nils Larch, Andrea Macrì, Roberto Radice, Matteo Remotti Marnini, Gianluigi Rosa, Santino Stillitano, Francesco Torella, Gian Luca Cavaliere, Stefan Kerschbaumer. 

Sci Alpino
Davide Bendotti, Renè De Silvestro, Federico Pelizzari, Giacomo Bertagnolli, Chiara Mazzel e Martina Vozza e le rispettive guide Andrea Ravelli, Fabrizio Casal, Ylenia Sabidussi. 

SNOWBOARD
Jacopo Luchini, Riccardo Cardani e Mirko Moro. 

Sci NORDICO
Cristian Toninelli, Giuseppe Romele e Michele Biglione. Via alle Paralimpiadi domani Via alle Paralimpiadi domani

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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