Winter Deaflympics Erzurum 2024, Luca Loranzi: lo slalom è di bronzo! Il 17enne della Val Rendena, talentino dello Sporting Campiglio nonché atleta del Comitato trentino e del Scialis ASD APS, ha mantenuto le promesse salendo sul podio dei Giochi Olimpici “silenziosi”.
Un terzo posto che vale moltissimo se si considera il netto divario di età tra lui e chi lo ha preceduto. Il vincitore, il polacco Bruno Lukaszyk è un classe 2000, mentre il francese Thomas Luxcey è addirittura un 1991!
Bruno ha portato a casa l’oro con 94/100 sul francese e +1”26 su Luca, bravo a precedere di quasi un secondo il transalpino Nicolas Sarremejane, giunto quarto. Indubbiamente il coach del Campiglio Paolo Pangrazi ha fatto decisamente un buon lavoro, così come lo staff tecnico di Matteo Guadagnini con Paolo Ferrari e Nicolò Menegalli.
Se poi ci aggiungiamo l’esperienza di Claudio Ravetto, responsabile tecnico sci alpino, coadiuvato da Alberto Laurora della spedizione azzurra a Erzurum, ecco che il cerchio si chiude. Poi nello sci, si sa, nulla è scontato, per cui tanto merito a Luca che sta disegnando una carriera agonistica di tutto rispetto. Non per niente è il detentore del titolo italiano Allievi di slalom, dunque, questo è il suo primo anno Giovani.
Era già andato vicino alla medaglia sia in superG che in combinata, ma nella giornata di ieri ha trovato la migliore condizione nella sua specialità preferita. In pista a rappresentare il Tricolore anche Gabriele Calcaterra, detto Jimmy, atleta de “Gli Azzurri del Cervino”, che sta vivendo un vero e proprio sogno. Ha sicuramente ancora bene in mente quel giorno del 2019 all’età di 13 anni, quando posò a fianco di Giacomo Pierbon, vincitore di ben 5 medaglie d’oro all’edizione del 2019 dei Winter Deaflympics dosputati in Valtellina. Nello slalom è giunto 12esimo ed ora attaccherà il gigante, fissato per domani.
Quella di ieri non è stata l’unica medaglia conquistata dagli Azzurri, perché è arrivato l’argento del 26enne Thomas Belingheri, dello SCALVE BOARDER TEAM nel Banked Slalom, già 4° nello slalom parallelo e 6° nel PGS. Si tratta della terza medaglia della “tavola”, dopo l’argento vinto nel PGS e il bronzo nel PSL da parte di Federico Orlando.
Naturalmente con tanta soddisfazione da parte del tecnico Beppe Carnino e dell’intero entourage della neve che vede in pista anche Cinzia Bonadeo, direttore tecnico, e lo skiman Dino Palmi, anima e corpo Tricolore dei Deaflympics.
Il serviceman biellese, fondatore della Scuola Italiana Skiman, sostiene di essersi innamorato dei Giochi dei Sordi fin dalla sua prima edizione del 1949 di Seefeld. Era ancora un bambino e ancora si sapeva poco o nulla del sistema agonistico invernale che ruotava attorno al mondo dei silenziosi.
Ma la prese come una mission inizialmente nascosta nei battiti del suo cuore fin quando è entrato nel sistema a gamba tesa mettendo a disposizione tutta la sua immane esperienza. Aa Erzurum non è ancora finita: domani c’è il gigante!
Add Comment