Professione Montagna

Leitner ropeways, la personalizzazione diventa standard!

Per Leitner ropeways, la personalizzazione diventa standard!. Vediamo perché e cosa significa

La capacità di realizzare prodotti su misura per le esigenze individuali è uno dei maggiori punti di forza di LEITNER ropeways. È per questo che offrire la scelta più ampia possibile di allestimenti personalizzati è di grande importanza per l’azienda.

Questo aspetto è ora anche al centro della campagna pubblicitaria “La personalizzazione diventa standard”. Le nuove pubblicità dimostrano la straordinaria versatilità dei prodotti, che fa di ogni impianto uno statement inconfondibile.

L’estrema flessibilità di configurazione garantisce inoltre la massima capacità di adattamento alle varie esigenze, dall’estetica alle prestazioni, dalla scelta dei materiali alle dotazioni.

Oggi per i clienti LEITNER ropeways il desiderio di un impianto personalizzato non è più un’eccezione, ma è ormai diventato la regola. L’azienda risponde a questa esigenza con un’ampia gamma di prodotti che possono essere adattati alle necessità individuali.

Ecco allora che la seggiola Premium EVO, la straordinaria cabina Luxury Symphony 10 e la cabina Premium Diamond EVO si distinguono per la varietà delle dotazioni disponibili, proprio come il LEITNER DirectDrive, che offre molteplici possibilità di configurazione.

La sola seggiola EVO Premium presenta, infatti, più di 180 varianti, grazie alle possibilità di scelta per imbottitura, colore, design e poggiapiedi, garantendo così la massima libertà di configurazione.

Anche la cabina Luxury Symphony 10 è assoluta protagonista nell’arte del trasformismo, così come la Premium Diamond EVO, che ha nella possibilità di personalizzazione una delle sue caratteristiche salienti.

Grazie al sistema costruttivo modulare può infatti essere configurata a piacimento in altezza, larghezza e altezza, adattandosi al meglio a qualsiasi necessità. Non è però solo per le seggiole e le cabine che le esigenze individuali vengono poste al primo posto: anche il LEITNER DirectDrive sposa infatti lo stesso principio.

Con la nuova campagna “La personalizzazione diventa standard” LEITNER ropeways lancia un messaggio chiaro all’insegna della massima libertà di configurazione.

I progetti realizzati dai clienti nel recente passato dimostrano che la flessibilità è molto apprezzata e ampiamente sfruttata nella progettazione di nuovi impianti.
Soluzioni personalizzate per affrontare qualsiasi situazione.

I vantaggi dell’estrema flessibilità dei prodotti risultano evidenti soprattutto quando si parla di progetti realizzati in condizioni particolari.

È il caso, per esempio, di Zermatt: “Una funivia trifune come il Matterhorn glacier ride, posta a un’altitudine di oltre 3800 metri in un ambiente alpino d’alta quota, richiede soluzioni su misura e un’esecuzione impeccabile per poter funzionare.

Per noi era molto importante che l’impianto fosse progettato per rispettare i massimi standard di sicurezza, richiedere la minima manutenzione e garantire un’elevata efficienza energetica.

Con il sistema di azionamento DirectDrive e il sistema di controllo LeitControl di LEITNER è stato possibile soddisfare tutte queste esigenze.

Come gestori dell’impianto abbiamo inoltre stabilito degli standard elevati rispetto alla qualità del trasporto e al comfort di viaggio.

Accomodarsi sui sedili in pelle delle spaziose cabine di design e risalire il Piccolo Cervino in silenzio quasi assoluto grazie al sistema trifune è oggi un’esperienza unica.

Se poi si ha la fortuna di essere seduti in una delle cabine Crystal ride, decorate con migliaia di cristalli Swarovski e con il pavimento in vetro che durante il viaggio svela la vista sul ghiacciaio sottostante, allora si ha la sensazione di volare”, spiega Markus Hasler, CEO di Zermatt

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).