Tecnica

Quando le piste si armano di lance!

Quando la neve scarseggia le piste si armano di lance. È una specie di guerra che le stazioni invernali vincono quasi sempre. Allora vi facciamo entrare nel cuore tecnico del sistema che questi mezzi “bellici” utilizzano per innevare i tracciati.

È interessante scoprire quanta tecnologia c’è anche dietro a questi strumenti, ormai fondamentali per ogni località.

A Gargellen, in Austria, Demaclenko, azienda di Vipiteno, ha realizzato un impianto impostato sull’utilizzo delle lance EOS DUO nella versione a doppia testa.

Soluzione tecnologica avanzata di grande efficienza che permette di usare appena un terzo del volume d’aria per produrre la stessa quantità di neve.

Il miglioramento dell’impianto di lance esistente con le ultime tecnologie in fatto di potenza ed efficienza ha convinto pienamente i responsabili del comprensorio sciistico Gargellen, in Austria.

È stato sfruttato appieno il potenziale della lancia EOS di DEMACLENKO, disponibile dalla scorsa stagione anche nella versione a doppia testa EOS DUO.

Per le sue caratteristiche geografiche (versante sopravvento a ovest, quote a partire da 1400 m s.l.m. ecc.), Gargellen nel Montafon in Austria gode naturalmente di nevicate abbondanti.

Eppure, anche qui, per garantire l’inizio della stagione  (a breve si saprà quando) è necessario un potente innevamento.

Le lance sembrano fatte su misura per questa stazione sciistica, vista la larghezza delle sue piste e la sua esposizione al vento.

Un bacino a quota 2200 m fornisce l’acqua per l’innevamento con una pressione spontanea e un prelievo a una temperatura di circa 0,5 gradi. Eliminando la necessità di raffreddare ulteriormente l’acqua.

Ciò consente un innevamento particolarmente sostenibile. Così che il team di addetti di Gargellen possa sfruttare al massimo la produzione di neve in condizioni di temperature limite.

«Dal 1° novembre abbiamo iniziato con l’innevamento e, una volta completato lo strato di base, da metà dicembre inizieremo già a smontare i generatori di neve dalle piste», afferma Thomas Lerch, amministratore delegato.

L’intento è infatti quello di offrire agli ospiti anche la massima qualità dal punto di vista estetico. E ciò comporta rimuovere un impianto potente quando le condizioni lo permettono.

L’impianto permette di realizzare un innevamento di base nella zona superiore (tramite pompaggio) del comprensorio, impiegando circa 30.000 m3 d’acqua.

Lo stesso volume d’acqua e necessario per l’innevamento di base della zona inferiore, sfruttando la pressione naturale.

A dicembre e gennaio può capitare di innevare nuovamente in base alla necessità, prima di riporre anche i generatori di neve di questa zona in magazzino.

E anche per via di queste esigenze che DEMACLENKO cura la fase attuale di ampliamento.

«La nuova lancia da circa 80 kg è notevolmente più leggera delle altre lance paragonabili. Perciò può essere rimossa senza problemi da due persone, senza bisogno di alcun utensile». Così Racconta il responsabile dell’innevamento Julian Tschofen, visibilmente soddisfatto che lo stoccaggio delle macchine sia stato semplificato fino a questo punto.

La potenza di innevamento delle nuove lance non ha soltanto convinto, ma addirittura estasiato gli addetti di Gargellen. «Siamo stupiti di quanto nel frattempo la tecnologia sia progredita e allo stesso tempo si sia alleggerita. Rispetto alle lance precedenti, l’EOS ha bisogno di appena un terzo del volume d’aria per produrre la stessa quantità di neve».

Un vantaggio tangibile soprattutto a livello dell’alimentazione centralizzata di aria compressa, che rappresenta la tecnologia chiave in un impianto di lance. Maggiore aria compressa significa maggiore spesa, ma le nuove lance permettono invece di risparmiare.

Nel 2019 DEMACLENKO ha fornito in totale 83 lance EOS. Di cui cinque nella versione a doppia testa EOS DUO, oltre a sei TITAN 3.0, stazioni meteo e al software SNOWVISUAL 4.0 per il controllo del sistema.

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).