Turismo

Al via la prima edizione di “Prudenza in Montagna” con gli “attori” della montagna trentina

Al via la prima edizione di “Prudenza in Montagna” con gli “attori” della montagna trentina.
L’estate alle porte, la poca neve in quota, il clima che induce a muoversi sempre più spesso lungo sentieri, trekking di varia lunghezza, vie ferrate e arrampicate,… Ebbene, tutto questo ha motivato  gli attori della montagna trentina, l’Associazione Rifugi, S.A.T, Soccorso Alpino, Guide Alpine, Fondazione Dolomiti Unesco e Trentino Marketing, a creare un progetto congiunto, “Prudenza in Montagna”. Tutte situazioni che richiamano la necessità di un approccio consapevole e soprattutto prudente della montagna.

Parlare di sicurezza in montagna e di rischio zero è oggettivamente impossibile anche per i professionisti. Va creata quindi, una cultura e attenzione, incentrate proprio sulla conoscenza dell’ambiente ed i modi con i quali affrontarla in maniera  consapevole.

Nasce così la prima edizione di “Prudenza in Montagna”, con l’obiettivo chiaro e condiviso di creare attenzione sui pericoli della montagna, tecniche, rischi, come evitarli, anticiparli, affrontarli al meglio a seconda della situazione. Lo scopo è anche quello di far comprendere quando la chiamata d’emergenza al 112, debba essere necessariamente fatta.

Il progetto è incentrato sulla diffusione di una “Cultura della Prudenza” con l’organizzazione il 12 giugno prossimo, di una giornata con cinque incontri tematici, in luoghi diversi del Trentino, dove si svolgeranno uscite in ambiente montagna, in collaborazione con tutti gli attori del territorio.

Sono state scelte quattro attività che saranno coordinate dalle Guide Alpine del Trentino e dagli uomini del Soccorso Alpino: trekking, ferrata, arrampicata, progressione su neve, da svolgersi in cinque località diverse, con il supporto logistico dell’Associazione Rifugi.

Si tratterà di uscite formative, aperte ad un numero di iscritti, massimo di 5/10 persone dove ogni gruppo sarà accompagnato da professionisti che mostreranno a seconda dell’attività scelta, gli elementi tecnici, le insidie, i rischi da evitare per affrontare la montagna con prudenza.

Punto d’appoggio sempre un rifugio per ogni attività, con l’obiettivo di rivalutare e far comprendere l’importanza del ruolo di presidio che il rifugista esercita rispetto al territorio che presidia dove è l’unico ad avere informazioni aggiornate in tempo reale.

A tal proposito Roberta Silva, presidente dell’Associazione Rifugi del Trentino, tra i promotori dell’iniziativa:

Con Mauro Mazzola, che seguiva già questi temi, è nata l’idea di mettere intorno ad un tavolo tutti i protagonisti della montagna trentina per creare questo progetto. Quanto sia importante parlare di prudenza nell’affrontare i vari ambienti a seconda delle condizioni, soprattutto ora, perché in questi ultimi anni l’approccio alla montagna è cambiato insieme agli utenti.

Per noi è sostanziale parlare di prudenza adesso ad inizio stagione, tutti insieme  in modo che il messaggio raggiunga quante più persone possibili. Obiettivo primario è che se ne parli all’unisono“.

In questo sarà sostanziale il ruolo di Trentino Marketing considerata l’ampiezza del pubblico che raggiunge con i suoi strumenti di comunicazione.  A questo scopo verranno creati tra l’altro, dei contenuti video pensati per spiegare il concetto di prudenza che poi condivideremo tutti. Creando così un flusso comune di attenzione su quest’argomento.

Vogliamo creare un richiamo forte – continua Roberta – sulla necessità di comportamenti consapevoli che rendano possibile diminuire il rischio. Noi rifugisti saremo portavoci di questo richiamo alla prudenza, consigliando, informando, spiegando. Questo il nostro ruolo storicamente primario.

Il concetto di prudenza in montagna – per Mauro Mazzola– è legato al fatto che la montagna è di per sè un ambiente rischioso per chiunque. E’ chiaro che i frequentatori della montagna si dividono in due grosse categorie: alpinisti/escursionisti e turisti. E’ evidente anche, come sia cambiato il ruolo rifugio ora diventato meta.

Non è più un punto di passaggio lungo un itinerario più ampio. E’ sostanziale andare sempre in montagna con prudenza. Soprattutto ora anche con l’incidenza sempre più marcata di certi fenomeni meteorologici.

Chi non vive di base in montagna, non conosce l’esito di certe condizioni. I trenta gradi in quota possono avere conseguenze completamente diverse da quelli in città. Per questo bisogna essere pronti ed attrezzati adeguatamente. La tempistica delle escursioni è anche un aspetto molto importante come l’abbigliamento.

Camminare in montagna significa percorrere sentieri lungo i quali si procede in maniera differente dagli itinerari urbani quindi possono presentarsi caratteristiche del terreno particolari che cambiano anche il tempo di percorrenza. Servono calzature adeguate specie se piove o s’incontra della neve.

Noi non vogliamo assolutamente limitare la frequentazione della montagna ma rendere gli utenti consapevoli della necessità di essere prudenti che è l’obiettivo condiviso di questo progetto che ci vede tutti protagonisti. La montagna è un ambiente naturale che va affrontato con rispetto e appunto prudenza.

SINTESI DEL PROGRAMMA-12 giugno

Trekking- Pale di San Martino
Ferrata-Monte Albano/Mori
Arrampicata-Catinaccio
Neve-Presena
Arrampicata-Brenta/Madonna di Campiglio

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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