Turismo

Andermatt, una “perla” bianca all’insegna della sostenibiità

Andermatt, una “perla” bianca all’insegna della sostenibiità.
Andermatt è una destinazione per tutto l’anno innovativa e contemporanea con solide e antiche tradizioni che si sono evolute nel tempo e con valori di vita condivisi. I valori che vengono tramandati sono passione, spirito imprenditoriale e fiducia.

Lo sviluppo della località non dimentica la sostenibilità e la salvaguardiamo di questa valle montana che annovera un habitat unico. Tra residenti e turisti c’è grande comunione d’intenti e senso di comunità.

Andermatt si trova oltre 1400 metri sul livello del mare, e quindi sempre al fresco d’estate e scintillante di neve in inverno. Protetta dalle montagne è adagiata in una vasta valle. Una località fuori dai sentieri più battuti e raggiungibile solo attraverso tortuosi passi.

In compenso si trova in una posizione centrale e ben collegata alle vie di trasporto in molti modi sia in estate che in inverno. Da Andermatt i passi alpini conducono in quattro direzioni diverse e relativi cantoni: Grigioni, Ticino, Vallese e Berna.

Il sole splende circa 1.890 ore all’anno rendendo la località uno dei dieci luoghi più soleggiati della Svizzera.

Grazie allo Snowfarming la stagione ha preso il via ad inizio novembre. Di cosa si tratta? A fine stagione scorsa in punti strategici lungo il tracciato che scende dal Gemmstock sono stati creati 10 accumuli di neve.

In totale 200.000 metri cubi stoccati e ricoperti con teli geotessili. Così la neve si è mantenuta e a ottobre i gattisti l’hanno distribuita sul tracciato di 9 chilometri e 1000 metri di dislivello.

È stata anche coperta una superficie di ghiacciaio pari a 11.200 metri quadrati. Il lungo lavoro ha permesso di aprire anzitempo in attesa delle prime nevicate che consolideranno il manto nevoso. Gli impianti sono aperti nei weekend e poi, dal 27 novembre, quotidianamente.

Da dicembre poi pendii e boschi sono abbondantemente innevati in un paesaggio mistico. È il periodo degli sport invernali: sci alpino, snowboard, sci alpinismo, escursionisti con le ciaspole, freeride, le gite in slitta, pattinaggio e arrampicata sul ghiaccio. Sul Gemsstock la stagione invernale dura sette mesi.

Il comprensorio Andermatt – Sedrun – Disentis è il più grande della Svizzera centrale con oltre 180 chilometri di piste e 33 impianti di risalita.

Si estende ai quasi 3000 metri del Gemsstock e passa per lo Schneehüenerstock (2600 metri) e per il passo dell’Oberalp, fino a Sedrun-Disentis nel Cantone dei Grigioni, dall’altra parte. I tracciati per le escursioni invernali e i sentieri a fondo valle godono di molto sole grazie alla loro posizione est-ovest.

Il territorio del Gemsstock è famoso per le sue piste ripide e lunghe e per le numerose discese su neve fresca per gli sciatori più esigenti ed è anche il luogo preferito dei freerider.

Ed è qui che entra-no in scena i campioni: Aline Danioth, la giovane promessa dello sci del luogo, trova un terreno di allenamento ideale sui ripidi pendii, mentre il campio- ne del mondo di freeride svedese Kristoffer Turdell ama tirare le sue linee sul terreno non battuto alle pendici meridionali del Gemsstock.

Andermatt, 30m ottobre 2021: la stazione dà il via alla stagione!

La località è raggiungibile sia in auto che con la ferrovia Matterhorn Gotthard Bahn.

La Matterhorn Gotthard Bahn il più lungo percorso in treno après-ski della Svizzera. L’originale treno si arrampica due volte al giorno per quasi 1000 metri di dislivello da Andermatt su oltre il Passo dell’Oberalp fino a Disentis e ritorno, con sei possibilità di fermata.

I vagoni dispongono di posti a sedere e in piedi, oltre ad un bar con lounge, e offrono accanto ai classici drink anche piccoli piatti proposti dai servizi di ristorazione della SkiArena.

Una delle piste aperte già a fine ottobre, grazie allo snowfarming

La gastronomia gioca un ruolo centrale nell’offerta turistica. La tavola viene vista come un piacere consapevole e l’offerta è d’eccellenza. I ristoranti di montagna del brand Mountain Food, dislocati nella SkiArena, offrono piatti prelibati che nascono dal grande valore attribuito ai prodotti locali e regionali: formaggi, frutta, salumi e spezie della regione di Andermatt rendono la cucina autentica e tipica.

Una delle piste aperte già a fine ottobre, grazie allo snowfarming!

Le specialità del Canton Uri e dei Grigioni vengono servite e reinterpretate con grande amore per i dettagli. Nei ristoranti Mountain Food gli ospiti possono trovare tutto quello che più amano: dai menù dedicati ai bambini, all’originale fonduta o alle paste più raffinate.

Ed è anche da questi piatti che emerge tutta la bellezza della regione. Nella SkiArena si è deciso di rinunciare alle bottiglie di plastica. Con la panetteria di proprietà e la produzione autonoma della pasta nel ristorante Biselli, i percorsi di consegna sono brevi e si evitano inutili imballaggi di plastica.

L’offerta culinaria sulle piste e nei loro dintorni è un invito al piacere.

Sul Gütsch ci sono due ristoranti di altissimo livello: The Japanese by The Chedi Andermatt con una stella Michelin e 14 punti GaultMillau, considerato il ristorante giapponese stellato collocato all’altitudine più elevata del mondo.

Inoltre il ristorante gourmet Gütsch by Markus Neff, anch’esso stellato, e confermatosi il ristorante di montagna più premiato della Svizzera.

The Chedi con i propri spazi allestiti in tipico stile alpino senza lesinare alla modernità

L’architetto londinese Christina Seilern ha realizzato a una altitudine di 2300 metri un imponente edificio con una vista impareggiabile.

Nelle immediate vicinanze della stazione a monte del Gütsch-Express, in una posizione di rilievo, si trovano due ristoranti. Andermatt afferma nuovamente la sua eccellenza: i due locali promettono un piacere gastronomico ai massimi livelli, da ogni punto di vista.

I ristoranti sul Gütsch vantano un’architettura alpina con grandi finestre, viste mozzafiato sulle montagne del San Gottardo e caminetti. The Japanese di The Chedi Andermatt ha 44 posti al coperto e 45 posti sulla terrazza.

Il ristorante è sotto la diretta responsabilità dell’Executive Chef Dietmar Sawyere. Lo chef stellato dispone ora di una stella Michelin in tutti e due i ristoranti giapponesi del the Chedi Andermatt.

L’offerta alberghiera segue la filosofia della località. Strutture di alto livello in grado di rendere la vacanza di qualità.

L’Hotel The Chedi Andermatt è un cinque stelle lusso e fa parte dei Leading Hotels of the World.

Coniuga alla perfezione modernità e tradizione, internazionalità e livello locale, semplicità alpina e grandiosità urbana. L’archistar belga Jean-Michel Gathy lo ha progettato abbinando legno e pietra naturale contaminati da sfumature asiatiche.

E così l’hotel risulta diverso, speciale. Una piscina di 35 metri invita gli ospiti a nuotare. Un maggiordomo degli sci riscalda gli scarponi da sci in inverno. Gli iPad nelle stanze semplificano il controllo della luce, della TV e del caminetto a gas.

Nella biblioteca si può leggere e discutere davanti al camino. Anche la sala The Cigar Library offre un analogo piacevole momento. The Chedi Andermatt propone 123 eleganti camere e suite, un’oasi spa e benessere esclusiva con un moderno centro fitness, due ristoranti e un bar. Andermatt perla bianca sostenibilità Andermatt perla bianca sostenibilità Andermatt perla bianca sostenibilità

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...