Turismo

Castel Badia, il tempo che torna ad abitare

Castel Badia ha aperto le sue porte il 18 dicembre, in Val Badia, nel cuore delle Dolomiti. Un castello dell’XI secolo rientra nel tempo abitato, quello che prende forma attraverso le persone, le storie, le esperienze. Le pietre, che per secoli hanno osservato il mondo scorrere, tornano a essere attraversate, restituendo al presente un luogo che conosce il valore della durata.

Il paesaggio qui non si limita a farsi guardare. Si offre. Chiede di essere vissuto. Le montagne respirano intorno al castello e ne dettano il ritmo, mentre la storia diventa presenza quotidiana. Castel Badia nasce come spazio che accoglie, ascolta, accompagna, lasciando che ogni gesto trovi il proprio tempo.

L’esperienza prende forma nelle ventotto camere e nel Chalet indipendente, affacciati sulla valle e sui giardini del castello. Ogni ambiente racconta una sfumatura diversa dell’abitare alpino. Dalle Bella, intime e luminose, alle Splendida, immerse in legni caldi e tonalità naturali; dalle Sublime, rifugi raccolti per due, alle Preziosa, junior suite che custodiscono dettagli storici restaurati. Le Stupenda e le Magnifica ampliano spazio e luce, fino alla Meravigliosa, suite su due livelli dove il paesaggio entra con naturalezza. Il Chalet, un tempo torre di guardia e poi forno del monastero, conserva ancora le tracce della sua funzione originaria, trasformate in segni di continuità.

Al centro della vita del castello, le Stube custodiscono l’anima gastronomica. La cucina dello chef Alberto Toè lavora per sottrazione e precisione, lasciando che i prodotti del territorio raccontino se stessi: formaggi alpini, verdure di stagione, brodi lenti, dolci che parlano di memoria. Ogni sala, dalla Stube rivestita in legno alla Residenzstube dai soffitti intarsiati, restituisce un calore che attraversa i secoli. Il Bar, raccolto e silenzioso, accompagna il tempo lento con cocktail ispirati alle erbe di montagna e distillati locali.

Il benessere trova spazio nello Spa, ricavato negli ambienti che un tempo ospitavano le monache. Qui la quiete diventa pratica quotidiana. Quattro suite per i trattamenti, saune interne ed esterne, hammam, piscine e giardini di erbe officinali invitano all’ascolto profondo. Come suggerisce un’antica espressione alpina, nel silenzio l’incontro con sé stessi prende forma.

Per chi vive la montagna anche con gli sci ai piedi, Castel Badia dialoga in modo naturale con il grande comprensorio dolomitico. Le piste di Plan de Corones e della Val Badia si raggiungono in pochi minuti, offrendo accesso diretto a uno dei cuori pulsanti di Dolomiti Superski. Discese lunghe, tracciati tecnici, pendii aperti al sole del mattino e rientri nel silenzio del bosco: la giornata dello sciatore trova qui un ritmo completo, fatto di intensità sulla neve e di ritorni lenti, dove il tempo si distende di nuovo.

Intorno al castello, il territorio completa il racconto. I boschi innevati, i laghi ghiacciati, le passeggiate invernali, lo sci di fondo e il pattinaggio convivono con la scoperta di Brunico, cittadina alpina da esplorare con passo lento. Poco distante, il Lago di Anterselva riflette le vette in un silenzio assoluto. Gli ospiti accedono anche al Golf Club Pustertal, ai piedi di Plan de Corones, come ulteriore declinazione di un tempo vissuto senza fretta.

Castel Badia non chiede attenzione. La merita. Il paesaggio si apre oltre lo sguardo, il tempo diventa invito, la storia riprende a respirare insieme alle montagne. Un luogo antico torna a farsi presente. E il presente trova finalmente uno spazio dove abitare.

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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